Antisemitismo a destra, video bis di Fanpage. Da Donzelli la condanna di FdI. Si dimette Flaminia Pace

27 Giu 2024 8:59 - di Redazione

Ieri sera al “Monk” di Roma, nel quartiere Portonaccio, è stata proiettato la seconda parte dell’inchiesta, si fa per dire, di Fanpage, sull’infiltrazione di ragazzi di estrema destra, che usano toni razzisti, antisemiti, per convinzioni o goliardia, nelle formazioni giovanili di Fratelli d’Italia. Spiando dal buco della serratura e nella chat di una moltitudine di ragazzi di destra, Fanpage ha scovato altre frasi censurabili, soprattutto di stampo antisemita, anche contro la senatrice di FdI Ester Mieli, oggetto – nei video taglia e cuci – di ironie e insulti. Flaminia Pace, leader di Gioventù nazionale Pinciano, che nei video rivolge alcune frasi ironiche sugli ebrei e nei confronti della senatrice di FdI Ester Mieli, oggi ha consegnato la propria lettera di dimissioni dal Consiglio nazionale dei giovani, incarico istituzionale che ricopriva in quota FdI. La decisione, ufficialmente, viene collegata a “motivi personali”.

Antisemitismo, la denuncia di Fanpage, la condanna di FdI

Come già Fabio Roscani, dopo la prima puntata, ieri Giovanni Donzelli,  deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, dopo la divulgazione del video, davanti a un eccitatissimo Roberto Saviano, ha definito categoricamente la posizione del partito. “Ribadiamo: nessuno spazio in Fratelli d’Italia per razzisti, estremisti e antisemiti. Sono inaccettabili, nonostante le modalità con cui sono state carpite e divulgate, le frasi che si sentono in filmati diffusi oggi che riprendono militanti del nostro partito usare un linguaggio incompatibile con i valori di riferimento del nostro movimento politico. Solidarietà alla senatrice Ester Mieli per gli insulti che le vengono rivolti. Fratelli d’Italia interverrà con grande fermezza nei confronti dei responsabili”.

Anche Ester Meli è intervenuta personalmente: “Come senatrice della Repubblica italiana componente di Fdi non mi riconosco in quelle immagini, in quei comportamenti e in quelle parole che sono state mostrate. Non ritrovo la realtà che conosco di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale. È evidente che la presenza di elementi nostalgici piegati ad un passato riprovevole e criminale non mi appartengono”. “Le parole e i comportamenti là tenuti sono per me motivo di condanna e disapprovazione. Sono sicura che i vertici di Fdi sapranno confermare la vocazione e la sostanza di un partito conservatore completamente libero da ideologie e comportamenti pericolosamente nostalgici”.

Dai senatori la solidarietà a Ester Mieli

“I senatori di Fratelli d’Italia sono pienamente solidali con la senatrice Ester Mieli, oggetto di espressioni inaccettabili da parte di militanti del nostro partito. Aborriamo razzismo e antisemitismo e in nessun modo deve essere dato spazio fra di noi a chi in qualunque modo li esprima. Plaudiamo a quanto dichiarato dal responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, che ha annunciato grande fermezza nei provvedimenti da prendere nei confronti di chi esterna atteggiamenti in totale contrasto con i principi del nostro partito e auspichiamo che tali provvedimenti siano presi rapidamente. Le immagini diffuse, peraltro carpite con metodi assai discutibili, non esprimono Fratelli d’Italia, i cui principi di riferimento sono saldamente nel campo della democrazia, della libertà e del rispetto della dignità delle persone, e nella condanna di ogni totalitarismo, e di ogni forma di razzismo e antisemitismo. Siamo orgogliosi che Ester Mieli faccia parte del nostro gruppo e siamo completamente con lei”, dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.

 

Antoniozzi contro il clima di caccia alle streghe

“Provenendo dalla Dc, nessuno quanto me è distante dai nostalgismi, che vanno condannati senza timori: ma questo clima da caccia alle streghe è estenuante”, commenta il vicecapogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi. “La colpa della destra è quella di avere vinto le elezioni e accade quello che era accaduto con Berlusconi- continua Antoniozzi- che oggi viene addirittura rimpianto da chi lo attaccò senza ritegno su fatti personali e non politici. Il fascismo in Italia esiste quando la destra va al governo per poi sparire quando governa la sinistra: è una descrizione da Paese sudamericano che offende l’Italia e gli italiani e il prestigio di una Nazione che avrebbe bisogno di civiltà politica e non di un clima da Prima Linea”. “In questo momento la sinistra avrebbe dovuto pensare all’Italia come facemmo noi il 1999 votando a favore di Romano Prodi alla Presidenza Ue-conclude Antoniozzi- mentre in realtà dimostra scarso senso patriottico”.

Si attende, con ansia, analoga “inchiesta” sui gruppi giovanili di sinistra, antisemiti, pro-Pal, violenti, okkupanti, eversivi, anarchici e neo insurrezionalisti.

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