Autonomia, Mattarella promulga la legge: smentite con una firma le bugie della sinistra

26 Giu 2024 20:06 - di Alessandra Danieli

Via libera del Colle all’autonomia differenziata approvata in via definitiva dalla Camera lo scorso 19 giugno dopo una lunga notte di votazioni. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge quadro che attua l’autonomia differenziata, licenziata dal Parlamento e messa a punto dal governo. La legge detta “Disposizioni per l’attuazione dell’Autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.

Autonomia, Mattarella promulga la legge

Senza voce le opposizioni che per giorni e giorni hanno alzato barricate in aula (con tanto di provocazioni finite in rissa) e in piazza contro il governo ‘spacca Italia’, stracciandosi le vesti per la ‘grave ferita alla Costituzione’. Un’escalation di strumentalizzazioni e amnesie, visto che proprio la sinistra nel 2001 ha dato vita alla riforma incompleta del Titolo Quinto, commissariando il Parlamento a pochi giorno dallo scioglimento delle Camera.

Smentite le sceneggiate dell’opposizione

Il Colle, a meno di sette giorni dal via libera di Montecitorio, ha messo il sigillo di costituzionalità alla riforma, respingendo di fatto al mittente le sceneggiate delle opposizioni sulla ‘notte della vergogna’ e il baratto all’interno della maggioranza.

Stefani: la legge è costituzionale e cambierà il Paese

Il primo a commentare la firma di Mattarella è il relatore del ddl, il leghista Alberto Stefani, presidente della bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale. ” Dopo solo una settimana dall’approvazione dell’Aula, il presidente della Repubblica ha promulgato la legge sull’autonomia differenziata. Sono così smentite, in un solo atto, settimane di bugie e di strumentalizzazioni. La legge è costituzionale e cambierà il nostro Paese”.

Salvini: è una grande opportunità

Nel pomeriggio Matteo Salvini, a margine di un convegno al Campidoglio, si era detto ottimista parlando di una sfida epocale. “Io penso che l’autonomia sia una grande opportunità per chi osa e guarda il futuro”, ha detto il vicepremier. “È un’opportunità di sviluppo e nessuno ci perde un centesimo. È un incentivo a lavorare meglio, è un’opportunità, non un obbligo”.

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