Ballottaggi, al voto in cento comuni: cinque capoluoghi di regione in lizza, rischio astensionismo

21 Giu 2024 19:15 - di Redazione
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Rush finale verso i ballottaggi del fine settimana, con un centinaio di comuni pronti a riaprire i seggi. Si preparano al secondo turno delle elezioni amministrative cinque capoluoghi di regione (Firenze, Bari, Perugia, Potenza e Campobasso) e nove capoluoghi di provincia (Lecce, Avellino, Cremona, Urbino, Caltanissetta, Vibo Valentia, Rovigo, Verbania, Vercelli).A spostare la bilancia saranno non solo gli apparentamenti e gli accordi trovati dopo il voto dell’8 e 9 giugno, ma l’affluenza che al primo turno ha fatto segnare il 62,6% degli aventi diritto. Un dato in calo rispetto al 67,6% delle precedenti consultazioni amministrative del 2019, ma comunque più alto rispetto alla percentuale di votanti delle elezioni europee, che si è fermata al 49,66. Si vota, in poco più di 100 comuni, dalle 7 alle 23 di domenica 23 giugno e dalle 7 alle 15 di lunedì 24 e gli occhi sono puntati in particolare sui cinque capoluoghi di regione.

L’affluenza prevista per i ballottaggi sarà bassa

Come accade sempre, il ballottaggio (riguardando esclusivamente i due candidati a sindaco e non più l’enorme platea di candidati al consiglio comunale) porterà al voto una media del 40% degli aventi diritto. In molti casi, chi ha più liste viene penalizzato, perché la gran parte degli aspiranti consiglieri, non essendo stati eletti, si disimpegna al secondo turno.

La sfida di Firenze e l’incognita del ponte di San Giovanni

Ultimi fuochi per la campagna elettorale a Firenze dove al ballottaggio si sfidano Sara Funaro del centrosinistra, che al primo turno ha ottenuto il 43,17%, ed Eike Schmidt, candidato del centrodestra, arrivato al 32,86 %. Il confronto sarà tra campo largo, con M5s (al 3,35% al ​​primo turno in solitaria) che ha annunciato il suo sostegno a Funaro pur in assenza di apparentamenti formali, e il centrodestra unito per l’ex direttore degli Uffizi che si è apparentato con la civica RiBella Firenze . Per Schmidt anche l’appoggio della ‘ricostituita’ Dc fiorentina e Toscana, mentre Funaro ha incassato l’endorsement della candidata sindaco Iv, e vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi, mentre il resto di Italia Viva ha lasciato liberi elettori e dirigenti del partito di fare le proprie valutazioni.

La partita ora riparte da 0-0, ripetono da giorni entrambi i candidati invitando a recarsi a votare, poiché sul risultato pesa  l’incognita partecipazione, ‘aggravata’ dal fatto che lunedì 24 giugno è la festa di San Giovanni, patrono di Firenze : il rischio è che molti fiorentini approfittino del ponte lungo per andare fuori città, disertando magari le urne.

Bari e il rischio aperto di scioglimento per mafia

Le ultime 72 ore di campagna elettorale a Bari , in vista del ballottaggio di domenica e lunedì tra Vito Leccese (centrosinistra riunito dopo il primo turno) e Fabio Romito (centrodestra), sono stati “avvelenate” dall’ombra del voto di scambio, denunciato dall’altro candidato di M5s e SI, Michele Laforgia, e dalle minacce via social ricevute proprio da Romito e segnalate alla Digos. Su Bari pesa il rischio di uno scioglimento per mafia. La commissione di accesso si è insediata tre mesi fa, dopo una serie di scandali che riguardavano presunte commistioni mafiose nelle partecipate, e potrebbe chiedere( come da prassi) un’ulteriore proroga di tre mesi. In autunno ci sarà il verdetto della commissione, allargata al prefetto e ad altre figure istituzionali, e poi a palla passerà al ministro Piantedosi.

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