Bardella: se sarò primo ministro, scioglierò i gruppi di estrema destra e di estrema sinistra

19 Giu 2024 13:50 - di Redazione

Se riuscirà ad accedere a Matignon, residenza del primo ministro francese, il presidente del Raggruppamento Nazionale Bardella assicura che non avrà “nessuna forma di tolleranza nei confronti di coloro che praticano violenza nel nostro Paese”. Mercoledì, dal set di BFMTV, il ministro degli Interni Gérald Darmanin ha annunciato che “proporrà al Presidente della Repubblica” lo scioglimento del Gud (Groupe Union Défense), sindacato studentesco di estrema destra noto per la sua azioni violente.

Visitando lo stesso giorno la mostra Eurosatory sulla difesa, Jordan Bardella ha subito accolto la proposta di Beauvau. “Se domani sarò alla guida del Paese, non avrò alcuna forma di tolleranza nei confronti di coloro che praticano violenza nel nostro Paese. Le organizzazioni di estrema sinistra e di estrema destra verranno sciolte», ha dichiarato. Prima di lanciare un attacco contro l’esecutivo: “Non tollero la violenza nella nostra società e, a differenza del governo, non abbiamo mai avuto indulgenza verso le milizie che disturbano le mobilitazioni sociali, che attaccano la polizia, che disgregano e che minacciano la pace civile nel nostro paese” .

Molto attivo negli anni ’70, dormiente dal 2017 e recentemente riattivato, il GUD è accusato da Gérald Darmanin di essere “un gruppo molto vicino a diverse persone del Raggruppamento Nazionale”. Un attacco ignorato da Jordan Bardella, che preferisce scaricare la patata bollente sul suo detrattore: “Penso che, visti i suoi trascorsi, dovrebbe essere richiamato a un po’ più di umiltà e cominciare a fare le valigie”.

A circa due settimane dalle elezioni politiche anticipate del 30 giugno e del 7 luglio, il Rassemblement National ha inoltre ritirato il proprio sostegno a uno dei suoi candidati nel Morbihan, Joseph Martin, un responsabile del partito che ha pubblicato un messaggio antisemita sui social network nel 2018, mai cancellato né rinnegato. “Non ha più il sostegno del Rassemblement National. E’ sospeso e verrà convocato in vista dell’espulsione”, riferisce il partito lepenista all’agenzia France Presse, spiegando che non era possibile ritirare la sua candidatura.

Bardella ha inoltre affermato che “non intende mettere in discussione” gli impegni internazionali della Francia. “C’è un problema di credibilità nei confronti dei nostri partner europei e dei nostri alleati della Nato”, ha aggiunto.

 

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