Caos elezioni, in tilt il sistema telematico del Campidoglio: per ore e ore non arrivano i dati. La denuncia di FdI
A Roma va in tilt il sistema telematico del Comune per il conteggio dei dati elettorali. Con vincitori e vinti già proclamati e analisti alle prese con i nuovi scenari nella Capitale per ore e ore è stato impossibile conoscere i dati delle europee relativi a Roma città. Gli scrutatori, terminati il conteggio delle schede, non sono riusciti a inserire i dati online. A mezzogiorno (13 ore dopo la chiusura dei seggi) mancavano ancora i dati di 505 sezioni su 3.792. Una situazione che i sindacati Fp Cgil Roma Lazio e Uil Fpl Roma Lazio non hanno esitato a definire un “disastro senza precedenti“.
Europee, in tilt il sistema telematico di Roma capitale
In un comunicato congiunto i consiglieri di Fratelli d’Italia di Roma Capitale denunciano il caos inaccettabile e chiedono le dimissioni del responsabile. “Il sistema informatico di Roma Capitale è in tilt. È impossibile conoscere i dati delle elezioni europee relativi alla città di Roma. Siamo l’unico Comune in questa situazione da terzo mondo. Chiediamo quindi le dimissioni immediate del Direttore del tecnologico o la revoca del suo incarico da parte del sindaco Roberto Gualtieri”. Questa la nota a firma di Giovanni Quarzo, Francesca Barbato, Federico Rocca, Rachele Mussolini, Maria Cristina Masi e Stefano Erbaggi.
La denuncia di FdI: unico comune in una situazione da terzo mondo
Un autentico calvario per i presidenti di seggio rimasti per ore ‘intrappolati’ nei plessi scolastici per il blocco. Un’emergenza che ha imbarazzato non poco il Comune tanto che in tarda mattina sono arrivate anche le scuse dell’assessore capitolino alle Politiche del Personale di Roma Capitale, Andrea Catarci. “Ci scusiamo con il personale tutto, i Presidenti di seggio, i rappresentanti del Sindaco e gli addetti agli altri servizi, per l’attesa e i disagi – ha dichiarato il dem – dei quali verranno debitamente approfondite le responsabilità, seguiti alla chiusura delle votazioni”. Nel pomeriggio Catarci ha parlato di ”un fatto imprevedibile, un bug del sistema digitale di Roma Capitale mentre si immettevano i dati elettorali. Abbiamo reagito a un evento del tutto imprevedibile, abbiamo concentrato tutti i materiali alla Fiera di Roma per immetterli non appena superato il blocco del sistema stesso”.
Le scuse del Campidoglio: un blug imprevedibile
In sette sezioni capitoline più di 40 scrutatori sono rimasti ‘sequestrati’ nel plesso scolastico per quattro ore, a lavoro ormai finito, per colpa del sistema informatico in tilt. Costretti a non allontanarsi dai seggi fin quando non sarebbe stato possibile inserire i dati nella rete informatica. “Io personalmente ho chiuso i verbali all’1.40, ma ci sono persone nelle sezioni che hanno chiuso anche un’ora prima e che fino alle 4, e solo per le nostre legittime proteste, sono state costrette all’interno dei seggi, in balia di un sistema informatico che non ha funzionato immobilizzando noi e le preferenze”, racconta all‘Adnkronos Francesca De Falco, presidente di uno dei seggi allestiti all’Istituto comprensivo di via Bruno De Finetti, a Fonte Laurentina. Tutti bloccati all’interno. “Alla fine alle 4 c’è stato detto che potevamo andare via e lasciare i dati comunicati, che ci avrebbero pensato loro”.