Case occupate, c’è maretta in Avs, Bonelli scarica la Salis: “Non lo farei mai”. Fratoianni non pervenuto

27 Giu 2024 16:59 - di Chiara Volpi
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C’è maretta in Avs, e a Ilaria Salis casca un po’ la corona appesantita dalle ultime rivendicazioni intestate alle occupazioni abusive. Forte dell’assist garantitole in  campagna elettorale dall’alleanza rosso-verde e dai giornali progressisti, il percorso che ha portata la neo deputata al Parlamento europeo sembra in queste ultime ore più accidentato e la vede costretta a difendersi dagli stessi leader alleati che l’hanno osannata e portata in palmo di mano verso una vittoria servita su un piatto d’argento. Sì perché a parte Ilaria Cucchi, indefessa sostenitrice della prima e ultima ora della ex insegnante a processo in Ungheria, sembra che tra Bonelli e Fratoianni stia soffiando vento di burrasca, dopo che il numero uno dei Verdi ha preso le distanze da Fratoianni sulla vexata quaestio case occupate o da occupare. Ma procediamo con ordine.

Case occupate, Bonelli scarica Ilaria Salis, Fratoianni non pervenuto

E ripartiamo allora dalla testimonianza di Umberto, un inquilino 59enne delle case popolari di Quarto, in provincia di Napoli, di cui abbiamo dato conto ieri raccontando la sua esperienza e le sue riflessioni sul tema, raccolte dall’Adnkronos. L’uomo, commentando le dichiarazioni della neoeletta con Avs al Parlamento Europeo, ha voluto replicare raccontando la sua odissea: casa occupata da estranei mentre lui era a lavoro. A “salvarlo”, secondo il suo stesso racconto, è stato Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

Un intervento, quello di Borrelli, approvato dalla benedizione di Bonelli, che sulla vicenda – prendendo le distanze dalla Salis e da chi ne ha sostenuto e ne rilancia a piè sospinto la presa di posizione – non solo scarica la pupilla appena eletta al soglio di Bruxelles, ma indirettamente anche l’alleato numero uno, che nel frattempo tace: Fratoianni. Come? Sentenziando all’Adnkronos: «Io non occuperei mai una casa. Non l’ho mai fatto. E non condivido»

Bonelli sul caso di Umberto: «Borrelli ha fatto cosa sacrosanta». E prende la distanze dalla Salis

Aggiungendo peraltro a stretto giro: «Borrelli ha fatto una cosa sacrosanta, che avrei fatto anche io, aiutando quella persona a rientrare nella sua casa». Un’affermazione netta, che subito dopo però va in qualche modo a scontrarsi con una postilla che suona forzata nel voler ridimensionare la portata della dichiarazione precedente: «Ma questo caso non ha nulla a che vedere con la Salis, che ha occupato case abbandonate, sfitte o mal gestite dalla pubblica amministrazione. Quindi non si possono paragonare le due questioni»… Concludendo quindi con un generico richiamo a un «problema di emergenza abitativa» che, sottolinea Bonelli, «in questo Paese abbiamo» e «che certo va sottolineato»…

Salvo ritrattare parzialmente in extremis…

Insomma, urge fare un po’ di chiarezza: interpellato dall’Adnkronos nel merito della battaglia, ora rivendicata, ora smentita, delle occupazioni abusive, Bonelli prima si abbandona ad asserzioni con cui prende chiaramente le distanze da Sant’Ilaria e dal numero uno di Sinistra Italiana, asserendo con nettezza: «Io non occuperei mai una casa, non l’ho mai fatto e non lo condivido». Poi però in qualche modo tenta di aggiustare il tiro rilanciando – e approvando – l’esempio di Borrelli e del suo intervento a favore dello sventurato Umberto di cui sopra e che, lo ricordiamo, è stato sbattuto fuori da casa sua mentre era al lavoro, dovendo correre ai ripari dormendo in macchina e subendo un torto che probabilmente senza l’aiuto che ha ricevuto sarebbe finito incagliato nelle maglie di una burocrazia paralizzante…

Bonelli, Salis e Fratoianni: la battaglia sulle case occupate all’ultima dichiarazione

Nessun elogio della battaglia per l’occupazione delle case, dunque, e nessuna onorificenza morale ai suoi militanti in prima linea (tra i quali Ilaria Salis con le sue rivendicazioni dei giorni scorsi si è schierata). Al netto di postille e forzosi incisi, il leader dei Verdi sembra proprio smarcarsi dalla Salis che, come ricorda Il Giornale ancora oggi, «solo ieri, nel suo primo giorno di scuola da parlamentare al Parlamento Ue, è tornata svariate volte sul tema con scarsi passi in avanti. “I movimenti per la casa cercano di rispondere ad un problema cui le istituzioni non sono in grado di rispondere”», ha sostenuto la neo eurodeputata. Concludendo: «E poi non sempre ciò che è giusto corrisponde a ciò che è legale». Affermazioni  da cui oggi Bonelli ha provato – per quanto timidamente – a prendere le distanze. Fratoianni? Non pervenuto: il che la dice lunga…

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