Chi è Mark Rutte, il nuovo segretario Nato: un olandese che vanta buoni rapporti con Giorgia Meloni
Mark Rutte dal 2 ottobre sarà il nuovo segretario generale della Nato, prendendo il posto di Stoltenberg. Una nomina che riveste un particolare significato politico per il ruolo svolto negli anni sullo scacchiere internazionale dal primo ministro olandese, protestante e appartenente al partito popolare e conservatore dei Paesi Bassi, ma anche per gli ottimi rapporti con Giorgia Meloni e il governo italiano.
La visita a Tunisi il 2023 per l’accordo con Saied
Mark Rutte era presente, insieme ad Ursula von der Leyen, a Tunisi, nel luglio del 2023, quando fu firmato l’accordo tra Giorgia Meloni e Kais Saied per limitare gli sbarchi . Una presenza non solo simbolica, visto che proprio il politico olandese aveva dichiarato la sua, “enorme soddisfazione per un accordo che sancisce punti essenziali di solidarietà e di controllo dell’immigrazione clandestina”.
In quella occasione Mark Rutte apprezzò il dossier immigrazione italiano riproponendolo come questione europea anche in occasione della campagna elettorale per le elezioni politiche dopo la caduta del suo governo che avvenne lo stesso mese.
La sinergia Meloni-Rutte sulla lotta all’immigrazione clandestina
L’8 marzo del 2023, l’allora premier olandese aveva effettuato una visita ufficiale in Italia. “Sono veramente felice di essere qui, è il mio primo incontro di lavoro con il presidente Meloni da quanto ha iniziato l’anno scorso, è una
persona che è molto solida, costruttiva, molto pragmatica, lo apprezzo molto”, le parole del leader olandese.
I due primi ministri avevano concordato sul fatto che la lotta all’immigrazione clandestina ( proprio all’indomani della tragedia di Cutro) dovesse essere una priorità per tutta l’Europa.
Nella sua patria, Rutte propose una riforma dei ricongiungimenti familiari che obbligava i rifugiati accolti in Olanda ad attendere due anni prima di poter riabbracciare i propri familiari.
Anche la Romania ha detto si al politico olandese
Proprio oggi il presidente romeno Klaus Iohannis ha ritirato la sua candidatura alla guida della Nato, spianando la strada alla nomina di Rutte. Nella riunione del Consiglio Supremo di Difesa della Romania il presidente ha informato i partecipanti del ritiro della sua candidatura al posto di Segretario Generale dell’Organizzazione e ha chiesto ai membri del Consiglio di pronunciarsi sulla candidatura di Mark Rutte per il posto di segretario generale della Nato. Dopo il via libera di Ungheria e Slovacchia, non ci sono più ostacoli per Rutte, che dovrebbe essere incoronato al vertice di Washington del 9-11 luglio.