Chi sono i tre ragazzi inghiottiti dal Natisone. Individuato il segnale di uno dei cellulari, ore decisive
Sono ancora dispersi i tre ragazzi travolti dalla piena del fiume Natisone a Premariacco, fra Udine e il confine sloveno. Le ricerche sono riprese sabato mattina con gli elicotteri e con i droni della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia. I soccorritori hanno intercettato il segnale del cellulare di uno dei ragazzi. Per questa ragione le ricerche si concentreranno ora in quella specifica zona. E’ una speranza, anche se nel disperato tentativo di sottrarsi alla piena, lo smartphone potrebbe essere rimasto addosso al suo proprietario. Si tratta comunque di un elemento utile per i soccorritori che stanno operando lungo il corso del torrente, dal ponte Romano fino alla confluenza con il fiume Torre, a propria volta emissario dell’Isonzo. A intercettare il segnale emesso dal cellulare è stato proprio uno dei droni della Protezione civile che da questa mattina vengono utilizzati dai soccorritori. Non è stata resa nota l’area dove è stato individuato il segnale, ma è lì che per il momento si concentreranno le ricerche.
Natisone, Patrizia, Bianca e il suo fidanzato: erano lì per svagarsi
I tre hanno raggiunto a piedi un isolotto di ghiaia al centro del fiume. Poi l’acqua è salita e sono rimasti bloccati. Un video li riprende abbracciati per non farsi portare via dalla piena è struggente. I vigili del fuoco hanno tentato di salvarli lanciandogli una corda dall’alto, che i ragazzi non sono riusciti ad afferrare. Poi sono scomparsi nelle acque. Si tratta di Patrizia Cormos, 20 anni, di Campoformido (Udine), studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Udine; e Bianca Doros, 23 anni, arrivata da poco dalla Romania per visitare i genitori, oltre al suo fidanzato di poco più grande, 25 anni, sempre originario della Romania ma residente in Austria. Come riporta Il Messaggero Veneto, è per loro che le famiglie, i soccorritori e l’intero Friuli-Venezia Giulia son in attesa febbrile con il fiato sospeso da venerdì 31 maggio.
Patrizia Cormos aveva appena fatto un esame
Venerdì i tre giovani erano lì per fare un giro. Per Patrizia Cormos – ricostruisce il Corriere on line- era un momento di svago. “Iscritta al secondo anno del corso di laurea in «Design e architettura d’interni» all’Accademia di Belle Arti, al mattino aveva sostenuto un test indispensabile per accedere all’esame di «Modellazione in 3D» in programma per la sessione di luglio. Poco dopo mezzogiorno si era incontrata con i due amici, fidanzati, venuti a trovarla. In programma una capatina alla spiaggetta sul fiume Natisone, sotto il Ponte Romano di Premariacco, per stare un po’ insieme e scattare qualche foto. «Le avevo suggerito di non andare, perché era stanca», ha raccontato la mamma di Patrizia al Messaggero Veneto. «La sera prima era andata anche a lavorare. Ma poi lei mi aveva detto “Ma dai, non arrabbiarti, lasciami andare” e così, alla fine, le avevo detto “Va bene amore, vai”».
Sono ore decisive. Per l’assessore ai lavori pubblici di Premariacco, Antonio Michelutti, “la speranza di trovarli vivi c’è sempre, ma conoscendo il fiume più il tempo passa e più diventa complicato recuperarli”.