Conte un po’ Mina, un po’ Albertone: lo strano show del leader M5s per attirare l’attenzione di Meloni

5 Giu 2024 18:23 - di Sveva Ferri
conte meloni

“Ricevo molte affettuosità, mi lasciano lettere per proposte, problemi etc. Dichiarazioni d’amore no”. Giuseppe Conte ospite a Un giorno da pecora, su RadioUno Rai, ha parlato del suo rapporto con le “Bimbe di Conte”, le fan che iniziarono a seguirlo con assiduità quando era premier e, ha riferito, non hanno mai smesso. “Ma sia chiaro”, ha precisato, quando lo incontrano non gli fanno “nessuna avances”. Insomma, appassionate sì, ma non ossessionate. Mica come Giorgia Meloni, che secondo il leader M5S ed ex premier invece lo sarebbe eccome. “È ossessionata da noi e dalle nostre misure più che dal Pd, però il confronto con me non lo vuole fare. Io ci starei quando vuole, anche se vogliamo farlo qui da voi”, ha detto Conte a Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, davanti ai quali, chitarra alla mano, ha poi intonato per la premier Parole, parole, parole. 

Conte dedica “Parole, Parole, Parole” a Meloni, ma dice che quella ossessionata è lei…

C’è da dire che Conte ha dedicato un pezzo anche a Elly Schlein: Il mio nome è mai più, invitandola in questo modo a cambiare posizione sulle armi. Epperò, il pensiero torna sempre lì, a quella Meloni che sarebbe ossessionata dal M5s, ma che a suo dire si rifiuta di confrontarsi con lui. Che poi, tradotto con la politica, significa che si rifiuta di riconoscergli il ruolo – che non ha – di leader dell’opposizione. Viene in mente la classica storia della volpe e l’uva, dove l’uva però per Conte non sembra essere la premier, ma il protagonismo anche di riflesso che potrebbe assicurargli. Non è una novità. Da quando Meloni è andata a Palazzo Chigi, Conte ha mostrato chiari segni di insofferenza per aver perso il centro della scena ed è stato impegnato in tentativi estenuanti di riconquistarla, sia mettendo i bastoni tra le ruote a Schlein, sia più spesso cercando l’attenzione del premier, talvolta anche con provocazioni dal sapore vagamente infantile.

La performance in stile Alberto Sordi

L’ultima trovata è stata proprio a Un giorno da pecora dove, approfittando dei due meloni sempre presenti sul tavolo dei conduttori in “omaggio” alla premier, il leader M5S si è fatto portare coltello e tovaglioli, li ha tagliati, mangiati e detto che “non sapevo che l’incontro durasse un’ora, sono a digiuno, in campagna elettorale e qui c’è un po’ di frutta. Senza alcuna sottintesa offesa politica… Nessuno si offenda, rispettiamo tutti anche se non apprezziamo l’azione di tutti”. Una scenetta degna del migliore Alberto Sordi. 

(Foto dal profilo X di Un giorno da pecora)

 

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