Flop M5s (-23 rispetto al 2018) Conte sotto accusa. L’avvocato del popolo è rimasto senza popolo
Giuseppe Conte è uno dei grandi sconfitti di queste elezioni Europee: dalle politiche del 2022 il M5s è slittato sotto la soglia del 10 per cento. Addirittura nella circoscrizione Nord occidentale (Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta) il M5s slitta poco sopra il 6 per cento, sopravanzato perfino da Avs di Bonelli e Fratoianni.
M5s: alle Europee mai così male. Il raffronto con le politiche 2018 è impietoso
Un tracollo che desta impressione ricordando che i pentastellati alle elezioni politiche di appena 6 anni fa erano il primo partito con oltre il 32 per cento delle preferenze. Un tracollo anche nelle roccaforti tradizionali del Movimento 5 Stelle, al Sud. Emblematico lo psicodramma siciliano. La scelta di Conte di chiudere la campagna elettorale per le Europee a Palermo, non è bastata al M5S per replicare lo straordinario successo del 2019 quando i siciliani avevano incoronato il Movimento primo partito con il 31,18% delle preferenze. A più di 5 lunghezze dalle ultime politiche, a 7 dalle europee 2109 e addirittura 11 da quelle del 2014, rese celebri dal ‘Maalox‘ invocato dallo stesso Grillo.
Nell’isola il Movimento si ferma al 16,05% – quasi la metà del risultato ottenuto alle scorse elezioni – e deve lasciare il passo a FdI (20,19%) e Forza Italia (23,73%). Alle spalle il Pd che si deve accontentare di un 14,35%. Il Sud rimane comunque la parte del Paese che più premia il M5S, in un risultato nazionale che si ferma al 9,98%: nell’Italia meridionale il Movimento ottiene 16,84% delle preferenze e nell’Italia insulare il 16,24%.
Conte in 180 secondi si limita a dire: potevamo fare meglio
Un record negativo che Conte ha commentato nella notte in una conferenza stampa lampo di 180 secondi. “Prendiamo atto del risultato deludente rispetto a quella che è la valutazione del punteggio politico nazionale. Potevamo fare di meglio”, ha commentato il leader del M5S dalla sede del partito a Roma. “Faremo riflessione interna sulle ragioni del risultato che non è quello che ci aspettavamo, ma assicuro che i nostri europarlamentari saranno assolutamente coerenti rispetto agli impegni annunciati in campagna elettorale”, aggiunge e “si batteranno per un Europa sociale, democratica e più inclusiva”. Dagli altri big pentastellati, musi lunghi e silenzio assoluto. In attesa della reazione del padre fondatore del Movimento, Beppe Grillo.
Di certo, come osserva ironicamente il presidente dei deputati di FdI, Tommaso Foti: “O Conte cambia la politica del M5s o cambia mestiere”.
L’avvocato che pensava di vincere la “causa” con il Pdelly e di di cannibalizzare a sinistra , è rimasto cannibalizzato da tutti i suoi kompagni di merenda, ormai ha poco da dire , adesso dovrebbe fare, agire l’eredità si sta estinguendo e quindi deve trovare il modo di guadagnare la pagnotta da solo , e si, avvocato con pochi clienti e a rischio di perderli dopo aver finito i regali a spese di pantalone!!
Avvocato Conte , dalle stelle alle stalle !!
Prego ardentemente per la seconda opzione!
Come dice sansonetti, conte non esiste.