È il giorno di Papa Francesco al G7: dieci bilaterali per la pace. L’agenda del pontefice

14 Giu 2024 7:42 - di Gabriele Alberti
Papa G7

G7, è il giorno di Papa Francesco. Da Biden a Zelensky, passando per Macron, saranno una decina i Capi di Stato e le personalità con cui il Pontefice avrà oggi incontri bilaterali a margine del summit di Borgo Egnazia, in Puglia. Il Pontefice è stato invitato dalla premier Giorgia Meloni, che lo accoglierà al suo arrivo al summit, per parlare di intelligenza artificiale. Ma per lui sarà l’occasione per tessere quella tela di relazioni che possano portare ad una via di pace. Incontrerà  i Grandi della Terra per verificare se si possa passare al linguaggio della diplomazia e del multilateralismo. Per questo avrà ben dieci incontri bilaterali, nove con Capi di Stato più quello con Kristalina Georgieva, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale. La pace sarà in primo piano in tutti gli incontri, a partire da quello previsto con il presidente Usa Joe Biden. Un vero e proprio tour de force per l’anziano pontefice che ancora una volta si spenderà senza risparmio di energie per l’obiettivo di mitigare o far cessare i conflitti che infiammano Medio Oriente ed Est Europa.

L’agenda di Papa Francesco in Puglia

Il Pontefice decollerà dall’eliporto del Vaticano alle 11. L’atterraggio a Borgo Egnazia è previsto alle 12.30: il Papa sarà accolto nel campo sportivo dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Quindi Francesco si trasferirà in golf car alla residenza riservata dove sono previsti i primi incontri bilaterali. Nel dettaglio, il Papa incontrerà Kristalina Georgeva, direttore generale del Fondo internazionale mondiale; quindi Zelensky, Presidente dell’Ucraina; Emmanuel Macron, Presidente francese; Justin Trudeau, Primo ministro canadese. Tra gli incontri centrali nella ricerca di interlocutori che possano contribuire alla causa della pace, ci sarà anche quello con il turco Recep Tayyp Erdogan. Al termine, intorno alle 14.05, la Meloni accoglierà ufficialmente il Papa nella corte di Borgo Egnazia, dove, di seguito, il Papa parteciperà alla sessione comune e pronuncerà il suo intervento sull’intelligenza artificiale al quale faranno seguito gli altri interventi.

Dopo le 17.30 ci sarà una seconda tornata di incontri bilaterali tra il Papa e altri Capi di Stato: il Pontefice avrà un faccia a faccia con il Presidente del Kenya, William Samoel Ruto; con Narendra Modi, Primo Ministro dell’India. Quindi vedrà il presidente Usa Joe Biden; successivamente Lula da Silva, presidente del Brasile; Recep Tayyip Erdogan, Presidente turco; e il Presidente algerino Tebboune. Papa Francesco quindi farà rientro in Vaticano (atterraggio all’eliporto previsto intorno alle 21.15).

La prima volta di un Pontefice al G7

È la prima volta nella storia che un pontefice parteciperà ai lavori del Gruppo dei Sette. Parlerà sul tema cruciale dell’intelligenza artificiale, argomento che la premier ha voluto al centro dell’agenda. Sull’argomento, la posizione del Vaticano è abbastanza nota: al Papa non sfugge quanto e come certe formidabili applicazioni di IA possano risultare estremamente pericolose per l’umanità. Si è già espresso in due messaggi sull’argomento: in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni e nel messaggio per la pace. In particolare,  si è soffermato sulle implicazioni etiche che riguardano l’interconnessione tra le nuove tecnologie e il settore degli armamenti: “La possibilità di condurre operazioni militari attraverso sistemi di controllo remoto ha portato a una minore percezione della devastazione da essi causata e della responsabilità del loro utilizzo. Contribuendo a un approccio ancora più freddo e distaccato all’immensa tragedia della guerra”.

La prima volta di un Papa al G7: il tema dell’Ia

Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale, ha evidenziato il Papa, devono essere utilizzate per “promuovere lo sviluppo umano integrale per introdurre importanti innovazioni: nell’agricoltura, nell’istruzione e nella cultura per migliorare il livello di vita di intere nazioni e popoli. Il modo in cui la utilizziamo per includere gli ultimi, cioè i fratelli e le sorelle più deboli e bisognosi, è la misura rivelatrice della nostra umanità”. L’Osservatore Romano, in una analisi in prima pagina- ricostruisce l’Adnkronos- , ha evidenziato come “al Pontefice” non sfugga “la pericolosità di alcune applicazioni dell’Intelligenza Artificiale, che spesso rimangono in secondo piano. C’è il problema dei suoi campi d’applicazione, che – come in molte altre innovazioni scientifiche e tecnologiche che l’hanno preceduta – sembrano dare precedenza all’area militare”.

Ai potenti del mondo si sono rivolti anche i Vescovi pugliesi in una lettera aperta: “A voi, che siete responsabili della vita di tanti, chiediamo con accorata forza il coraggio di non retrocedere dinanzi alle sfide del momento che vedono nella pace e nella crescita sostenibile le coordinate imprescindibili di un cambio di paradigma, di cui tutti avvertiamo la necessità”.

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