È morto Bill Cobbs, l’enigmatico guardiano di “Una notte al Museo” custode dei segreti di storia e cinema (video)

27 Giu 2024 15:31 - di Giulia Melodia
è morto Bill Cobbs

È morto Bill Cobbs, e la notizia che arriva dagli Usa fa il giro del mondo in tutto il suo potenziale di rammarico e dispiacere, sentimenti nutriti in queste ore da cinefili e semplici appassionati del buon cinema americano capace di mescolare noir e commedia all’insegna dell’omaggio alla settima arte e ai suoi miti. Se n’è andato alla veneranda età di 90 anni l’attore afroamericano che, nella memoria collettiva, per tutti è e resterà sempre e soprattutto l’enigmatico custode del magico Museo di Storia Naturale di New York, affidato per la guardia notturna a Ben Stiller.

Addio a Bill Cobbs, l’attore è morto martedì. Aveva  90 anni

Con la sua mimica e la sua inconfondibile maschera istrionica prestata a supporto dei protagonisti di una trilogia di successo ambientata nelle sale museali newyorkesi che gli conferiscono il titolo, e in cui la storia e i suoi intramontabili protagonisti prendono corpo e vita assicurando avventurosità e risate a un plot di successo replicato in ben quattro capitoli di una saga che ha intrattenuto e divertito le platee internazionali dal 2006 al 2022, anno di uscita del quarto capitolo (Una notte al museo-La vendetta di Kahmunrah).

Un attore, un caratterista e una sola grande passione: il cinema

Eppure Bill Cobbs non è stato solo il custode di Una notte al Museo: nell’arco di una lunga e variegata carriera cinematografica l’attore 90enne, un caratterista assurto al rango di pseudo-protagonista dei film in cui ha recitato per incisività della rappresentazione e peculiarità delle sue “caratterizzazioni”, ha avuto ruoli chiave in film come Mister Hula Hoop, La costa del sole e poi, negli anni della maturità, il successo esploso letteralmente con la sua partecipazione nel cast di Una notte al museo: il titolo che ne ha consacrato doti e successo. È morto martedì sera, per cause naturali, nella sua casa di Riverside, in California. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia sui social e la notizia è stata confermata dal suo agente Chuck I. Jones a The Hollywood Reporter, Variety e Deadline, pubblicazioni di riferimento per chi fa cinema e chi lo ama.

È morto Bill Cobbs, una vita la sua, dedicata alla commedia americana tra ironia e drammi

Nato come Wilbert Francisco Cobbs, detto Bill, a Cleveland, nello stato dell’Ohio, 16 giugno 1934, l’attore eccelleva sia nella commedia che nel dramma. E infatti non stupisce che in tanti anni di onorata carriera, Bill Cobbs ha dato vita sul set a personaggi chiave di tanti titoli importanti. Ha interpretato il manager Devaney di Whitney Houston in Guardia del corpo (1992). Il fratello maggiore di Medgar Evers in L’agguato-Ghosts from the Past (1996) di Rob Reiner. Il ruolo di un pianista jazz in Music Graffiti (1996) di Tom Hanks e il Maestro Stagnino, costruttore del Boscaiolo di Latta, in Il grande e potente Oz (2013) di Sam Raimi.

Non solo “Una Notte al Museo” nel suo variegato curriculum…

Interpretazioni impeccabili, quelle rese da Bill Cobbs, che poi però avrebbe raggiunto la grande notorietà con Una notte al museo (2006) di Shawn Levy, dove interpretava Reginald, il guardiano del Museo di storia naturale di New York, recitando al fianco di Ben Stiller, Dick Van Dyke, Mickey Rooney e Robin Williams. Un ruolo, il suo al centro di quella sgangherata gang di arzilli vecchietti smaliziati alle prese con un segreto eclatante, che Cobbs avrebbe poi ripreso e rilanciato nel terzo capitolo della saga: Notte al museo-Il segreto del faraone (del 2014).

Bill Cobbs, dal guardiano in “Una notte al museo” al ruolo del manager  in “Guardia del corpo”

Ma, come già ampiamente detto e dimostrato, non c’è stato solo e comunque il film con Ben Stiller a punteggiare il successo di una vita d’attore: come dimostrato da Cobbs in Mister Hula Hoop (1994) di Joel Coen, in cui ha interpretato Moses, il mistico uomo-orologio la cui capacità di fermare il tempo arriva non troppo presto per Norville Barnes (Tim Robbins). E non solo. L’attore ha anche interpretato il saggio allenatore che inserisce un cane che gioca a basket nella formazione dei Timberwolves in Air Bud-Campione a quattro zampe, titolo del 1997. Mentre in La costa del sole (2002) di John Sayles, Cobbs fornisce una bussola morale nei panni di un medico che si sforza di salvare il suo quartiere sul mare della Florida dai costruttori. (In precedenza, l’attore e il regista avevano lavorato insieme nella commedia fantascientifica del 1984 Fratello di un altro pianeta).

Dal teatro al cinema, con puntate nella tv seriale

Sì, perché il miscuglio di generi, una innata capacità di connotare nel segno dell’ironia ma anche di toccare più profonde corde drammatiche, sono state sempre le frecce all’arco dell’interprete che, dopo essersi diplomato alla East Tech High School di Cleveland, ha prestato servizio per otto anni nella U.S. Air Force, dove ha sperimentato la stand-up comedy. E ancora: ha lavorato per l’Ibm e venduto automobili, prima di recitare per la prima volta sul palco nel 1969 nel musical anti-apartheid Lost in the Stars alla Karamu House, nella sua città natale. Poi, e sempre nella poliedricità di talenti e nel segno di un melting pot esistenziale e professionale, Cobbs continuò a recitare in teatro, ottenendo un ruolo anche in Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello.

Le collaborazioni con i più grandi: da John Landis a Coppola, passando per Scorsese

Nel 1971 si unì alla Negro Ensemble Company di New York, lavorando con artisti del calibro di Ruby Dee, Adolph Caesar e Moses Gunn. Il suo debutto sul grande schermo avvenne nel 1974 con Il colpo della metropolitana di John Sargent. Alternando, da quel momento in poi, nel suo eclettico curriculum cinematografico ruoli da caratterista in Una poltrona per due di John Landis (1983). Cotton Club (1984) di Francis Ford Coppola. Il colore dei soldi (1986) di Martin Scorsese. Insieme per forza (1991) di John Badham. New Jack City (1991), Demolition Man (1993), L’ultimo regalo (2006), The Funeral Party (2009), Zampa e la magia del Natale (2010), Natale a Palm Springs (2014), dise3gnando i contorni dell’irrinunciabile immaginario cinematografico su cui ha apposto con vigore la sua firma.

L’impegno sul piccolo schermo

Non a caso, secondo il database Imdb, Cobbs ha recitato in 195 tra film e telefilm. Anche in televisione, allora, ha impresso la sua inconfondibile impronta. E allora, per esempio, è apparso in numerosi episodi di popolari serie come Un giustiziere a New York, Spenser, Avvocati a Los Angeles, La legge di Bird, E.R.-Medici in prima linea, Walker Texas Ranger, I Soprano, Il tocco di un angelo, Prima o poi divorzio! e CSI: Scena del crimine. Spaziando in ruoli, generi e mondi recitativi che hanno sempre e comunque confermato un’unica, inconfondibile maschera d’attore: la sua

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