Ex Ilva, la svolta di Urso: “1,7 miliardi per il rilancio e pagamento dei crediti pregressi alle aziende”

19 Giu 2024 17:59 - di Redazione
Ex Ilva

L’ex Ilva di Taranto è da sempre un problema, soprattutto per le aziende che hanno lavorato nell’indotto e che vantano, da diversi anni, crediti mai soddisfatti. Oggi è arrivato un importante annuncio del ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, che consente un sospiro di sollievo a tante realtà produttive del nostro Paese.

Urso: “Siamo alle verifiche finali”

Siamo alle verifiche finali, nel giro di un mese le aziende dell’indotto dell’ex Ilva dovrebbero ricevere il 70% dei loro crediti pregressi. Si tratta ovviamente delle aziende strategiche e bancabili”, ha detto Urso, aggiungendo che, ” i commissari superato un iniziale stallo, hanno ripreso i rapporti con le aziende dell’indotto e avviato una prassi di pagamento a 60 giorni, contro il tempo di un anno della precedente gestione”.

Il ministro ha poi detto che, “i commissari propongono di mettere a passivo una cifra pari a 320 milioni di euro di crediti pregressi. Sono in corso le interlocuzioni con Sace per portare in porto l’operazione di cessione dei crediti pregressi quanto prima. Per circa la metà della cifra interverrà appunto Sace e nel giro di un mese queste aziende dovrebbero ricevere il 70% del loro credito”.

Per l’ex Ilva previsto un finanziamento di 1,7 miliardi

Urso ha poi riferito che, “per la riconversione degli stabilimenti Ilva a produzioni carbon neutral nel 2028 è previsto un finanziamento di 1 miliardo di euro a carico del Fondo di coesione e sviluppo, per la realizzazione di un impianto di pre-ridotto. Sono disponibili, per chiunque si aggiudicherà gli asset produttivi, finanziamenti per circa 700 milioni di euro attraverso l’utilizzo di contratti di sviluppo. Ulteriori risorse potranno giungere dal Fondo di coesione e sviluppo, nei limiti che l’ordinamento dell’Unione europea ci impone”.

“Questo è stato possibile-ha concluso il ministro- grazie al fatto che l’avvio della gestione commissariale a febbraio ha garantito il rilancio della macchina produttiva, con piani significativi di manutenzione degli stabilimenti e di salvaguardia degli stessi e dei lavoratori.

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