Giorgetti: “No al Mes e nessun taglio alla sanità. Priorità è aumentare redditi medio-bassi”

21 Giu 2024 16:30 - di Diego Corti
Giorgetti

Giancarlo Giorgetti ribadisce il no dell’Italia al Mes, smentisce qualsiasi ipotesi di tagli alla sanità per il deficit e rafforza il concetto di delineare una manovra finanziaria che tenda alla decontribuzione dei redditi medio-bassi. Al termine dei lavori dell’Ecofin a Lussemburgo, il titolare delle finanze fa il punto su tutta una serie di questioni cruciali.

“Mes? Impossibile approvarlo ora, sarebbe mettere sale sulle ferite”

Il Ministro del bilancio ritiene, “impossibile”, l’approvazione del Mes( lo strumento di debito da impiegare nella sanità) in questo momento: “Sarebbe come mettere sale sulle ferite. Nel breve periodo, è impossibile ratificarlo. A lungo dipende se cambia, se migliora, se cambia la natura, come abbiamo sempre chiesto noi”.

Giorgetti: “La sanità non si tocca”

“Nella sanità non abbiamo mai tagliato niente, abbiamo soltanto incrementato le dotazioni dei fondi”, ha aggiunto il ministro, specificando che sui soldi da trovare per il deficit, “Abbiamo un profilo di impegni, di obiettivi di deficit, che è stato già dichiarato. Siamo in attesa proprio in questi momenti di quella che è la traiettoria su cui lavorare. Costruiremo il quadro di finanza pubblica tenendo presente che l’obiettivo politico primario è confermare la riduzione della contribuzione per i redditi medio-bassi”.

“Sui fondi per la difesa nostra posizione è chiara”

Sui fondi per la difesa, Giorgetti ha detto che ,”è un tema di cui abbiamo parlato, nel senso che le richieste internazionali sono molto significative . Il quadro è totalmente cambiato rispetto semplicemente a due o tre anni fa. Si conferma la bontà della posizione negoziale italiana sulla governance economica che ha sempre chiesto di considerare la difesa come fattore rilevante. Adesso si capisce quanto fosse corretta la posizione che abbiamo espresso”.

“Sulle nomine sono state scritte fandonie”

In relazione alle imminenti nomine per i vertici di Ferrovie dello Stato e Cassa Depositi e Prestiti, l’inquilino di via XX Settembre ha detto di avere letto “notizie strampalate. Ovviamente è meglio che si facciano quando c’è l’azionista a casa e non e Lussemburgo, ma non esiste nessuna polemica di alcun tipo”, ha chiosato Giancarlo Giorgetti.

 

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