Giustizia, Lupacchini contro Gratteri: “Ignora il principio di terzietà del giudice”

24 Giu 2024 16:18 - di Redazione
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Giustizia giusta e separazione delle carriere. Il disegno di legge costituzionale presentato dal governo che prevede la separazione delle carriere tra i magistrati ha riaperto la polemica tra Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Napoli, e Otello Lupacchini, magistrato in pensione di grande prestigio che, da procuratore generale di Catanzaro ingaggiò un vero e proprio duello con la toga calabrese che oggi regge la procura della città partenopea.

Le parole di Gratteri

Ieri Gratteri aveva criticato il dl costituzionale, parlando di un fenomeno che riguarda, “ogni anno lo 0,2% dei magistrati in servizio” ma dimenticando che la riforma prevista fa partire le carriere in un modo separato e afferma quei principi di terzietà che la riforma Vassalli non riuscì a cogliere. Il magistrato calabrese aveva criticato tutte le riforme compiute in questi anni, ivi compresa la Cartabia, salvando soltanto quelle a firma Pd e Cinquestelle.

Le parole di Lupacchini: “La terzietà oggi non esiste”

In un’intervista pubblica da Il Tempo Lupacchini, il magistrato che disarcionò la Banda della Magliana, definisce le parole di Gratteri, “forti, suggestive, ma che denotano l’incapacità di capire che quella dell’accusatore è una funzione di parte. Il problema non è lo 0,2 per mille ma il fatto che Pm e giudici siano alla mercè di uno stesso organismo, con il giudice che può temere che una sua azione possa un giorno condizionare la sua vita privata e professionale”.

“La commissione Gratteri-Davigo pericolosa democraticamente”

Nell’intervista al quotidiano romano, Lupacchini commenta le parole di Gratteri sulla giustizia(“Le uniche riforme buone sono quelle fatte da Orlando e dai Cinquestelle”) in modo sarcastico: “Entrambe hanno una matrice comune: la commissione Gratteri-Davigo. E’ normale che chi abbia concorso alla formazione di quelle norme, la cui pericolosità democratica andrebbe denunciata pubblicamente, dica che vadano bene”.

“Giustizia e privacy in pericolo con intercettazioni senza controllo”

Otello Lupacchini risponde all’ex collega Gratteri anche sul tema delle intercettazioni( il procuratore di Napoli aveva detto che, “170 milioni di euro sono una spesa irrisoria”): “Andiamo a vedere cosa c’è dietro al noleggio o all’affitto delle strumentazioni, quali sono le spese per la conservazione accurata dei dati e allora il costo diventa altissimo.  E ci sono investimenti da non sottovalutare, per evitare che gaglioffi abbiano in mano nostre informazioni personali utilizzandole e puro scopo personale”.

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