Grillo lancia un messaggio in codice al M5s e a Conte: “Non sopporto più i pifferai e chi tiene famiglia”

24 Giu 2024 15:38 - di Vittorio Giovenale

Beppe Grillo più complicato di un cruciverba di Bartezzaghi, lancia messaggi in codice ai vertici del M5s. “Da quando mi vedo negli Altri non mi sopporto più – scrive in un intervento sul suo blog – Ogni Altro mi mostra un me che mi è estraneo e detestabile. Così ho scoperto l’esistenza di un altro me, anzi di centomila odiosissimi e cattivissimi altri me. Ho provato a consolarmi pensando che chi mi detesta deve essere altrettanto odioso e cattivo. Ma poi mi sono ricordato che di Altri ne ho stroncati tantissimi anch’io: chi sono io per giudicarli? Soprattutto se a giudicarli è un odiosissimo e cattivissimo me?”. La serie di attacchi è criptica, ma chiaramente riferita alla sua recente “auto intervista”, che infatti linka nel suo intervento di oggi, sul futuro del Movimento 5 Stelle.

“Il mio pensiero è diventato circolare e si è avviluppato – prosegue l’intervento di Grillo – Sicché mi sono intervistato, e ho aspettato… Per rivedere negli Altri gli odiosissimi e cattivissimi me che avevo già visto mille altre volte. Ma chi sono gli Altri? Persone come me. Dunque anche loro sono odiosissimi e cattivissimi? Eh no, questa volta non ci casco: voglio pensare che siano persone ferite, fragili, tormentate e bisognose”, prosegue il fondatore del Movimento 5 Stelle. Da qui l’identikit dei big grillini, dove ognuno dei pentastellati sta cercando di riconoscere il bersaglio. Su tutti Giuseppe Conte, sempre più lontano politicamente dal comico genovese.

Messaggi in codice di Grillo ai leader del M5s

Ma non solo l’ex premier, da Toninelli a Patuanelli, da Fico a Di Battista: c’è l’imbarazzo della scelta. “C’è l’Altro -aggiunge- che tiene famiglia e non può accettare che ciò che gli è stato ingiustamente dato gli sia giustamente tolto. C’è l’Altro che ha vinto la lotteria delle elezioni e non vuole cedere il passo. C’è l’Altro che dice tutto e il contrario di tutto per non scontentare nessuno, finendo per scontentare tutti. C’è l’Altro buono solo a criticare gli Altri. E così via. Non c’è nulla di male, sia chiaro, perché siamo tutti così. Per questo dobbiamo amare gli Altri come amiamo noi stessi. D’altronde siamo gli animali più egocentrici del pianeta. Non è colpa nostra. Senonché è proprio dalla coscienza di ciò che sono gli Altri, e dunque ciò che siamo noi, che dovremmo fondare le nostre regole. Siamo i pazzi che ci hanno provato per davvero, al punto da invocare la nostra fine una volta finito il lavoro”.

“Forse -conclude Grillo nel suo messaggio a elettori e vertici M5s – arriverà un giorno in cui le istituzioni non saranno infestate dagli Altri, in cui non ci affideremo più a pifferai e decideremo autonomamente il nostro destino, in cui penseremo al futuro dei giovani e non dei vecchi. Forse, ma non è oggi questo giorno”. Il messaggio sul blog è un’altra bomba al napalm nel Movimento, sempre più a pezzi e sempre più disorientato.

Il prossimo messaggio? Conoscendo Grillo dirà di essere stato frainteso. Ma è chiaro che si riferisce ai suoi: se avesse voluto attaccare politici fuori dal M5s non sarebbe stato così criptico e vago. 

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