Guerra in Ucraina, contatto Vaticano-Mosca: il Papa incontra l’emissario di Putin sul piano “di pace”

22 Giu 2024 14:26 - di Marta Lima

Qualcosa si muove, sul fronte orientale. La proposta unilaterale di pace, avanzata dal presidente russo, Vladimir Putin, per una soluzione della crisi in Ucraina è stata al centro del colloquio avvenuto oggi tra Papa Francesco e l’ambasciatore russo presso la Santa Sede, Ivan Soltanovsky. Lo ha reso noto lo stesso rappresentante diplomatico russo, secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti. Il piano di Putin, ovviamente, non è ricevibili in quei termini, neanche dal Vaticano, ma c’è chi pensa che potrebbe dare una piccola scossa alla paralisi delle trattative, più o meno sottobanco.

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“Abbiamo discusso della questione ucraina, comprese le condizioni per una soluzione pacifica” espresse di recente da Putin e “ho espresso gratitudine al pontefice per la sua posizione costantemente equilibrata”, ha fatto sapere l’ambasciatore, riferendosi alla proposta del leader russo che prevede, tra l’altro, il riconoscimento internazionale dei territori ucraini occupati dalla Russia (Crimea, Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia) oltre all’abolizione delle sanzioni anti-russe.

In parallelo al summit svizzero, definito dai russi come “futile”, durante un evento pubblico il presidente russo Vladimir Putin aveva posto le sue condizioni per un cessate il fuoco, chiedendo la revoca delle sanzioni occidentali imposte alla Russia e la rinuncia dell’adesione alla NATO da parte di Kyiv. Tutte queste richieste sono considerate inaccettabili dall’Ucraina.

Lo sforzo del Pontefice apprezzato da Mosca

L’ambasciatore russo ha quindi osservato che Francesco è alla costante ricerca di una soluzione diplomatica, “comprendendo la complessità del conflitto internazionale”. Il Papa e Soltanovsky hanno anche rimarcato il ruolo dell’inviato del pontefice in Ucraina, il cardinale Matteo Zuppi, “nella risoluzione di tutta una serie di questioni umanitarie”. Il diplomatico russo ha infine evidenziato che “il Vaticano si rende conto dell’inutilità del processo di pace senza la partecipazione della Russia”, esprimendo la disponibilità a continuare un dialogo “regolare e confidenziale tra la Russia e la Santa Sede”.

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