Hamas ha accettato la proposta Usa per il cessate il fuoco. Netanyahu: “Tregua a tempo, poi discuteremo”

3 Giu 2024 13:37 - di Redazione
Hamas Israele Biden

“Hamas ha accolto positivamente la proposta di cessate il fuoco a Gaza e ora aspettiamo la risposta di Israele”. E’ la notizia diffusa dal ministro egiziano degli Esteri Sameh Shoukry lunedì a Madrid, oggi in visita a Madrid, aggiungendo: «Ora aspettiamo la risposta di Israele». Durante una conferenza stampa con il suo omologo spagnolo, Shoukry ha detto che «la proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di scambio di prigionieri e detenuti deve essere accettata», perché le operazioni militari dell’esercito di Tel Aviv nell’enclave palestinese «espone la regione al caos».

Hamas accetta il piano Biden per la tregua

Israele dal canto suo ha già fatto sapere tramite il consigliere per la politica estera di Benjamin Netanyahu, Ophir Falk, di avere accettato la cornice dell’accordo; anche se “ci sono molti dettagli da risolvere”. Ora il futuro del negoziato dipende dalle risposte e dalle decisioni del presidente israeliano.

Crosetto: “L’Italia ha contribuito a spingere verso questa soluzione”

La proposta di mediazione tra Israele e Hamas, svelata nei giorni scorsi dal presidente americano Joe Biden, rappresenta uno dei tentativi più concreti avviati finora per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza. «Noi sosteniamo con grande convinzione» questo sforzo, ha commentato oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “La tregua tra Israele e Hamas è una notizia che aspettiamo da tempo e che sto seguendo personalmente. L’Italia ha fatto tutto il possibile per contribuire a spingere verso questa soluzione”. Sono le parole del Ministro della Difesa Guido Crosetto a margine della cerimonia per l’80esimo anniversario della liberazione di Roma al cimitero militare francese. Rispondendo alla notizia della proposta di tregua accettata da Hamas, Crosetto ha poi aggiunto: “Ci auguriamo avvenga. Abbiamo bisogno e ne avremo bisogno anche da altre parti. In primis in Ucraina, dove sono mesi che non abbiamo notizie positive. Una tregua in quella zona è sicuramente positiva e auspico che da lì si possa partire per costruirla anche in altri luoghi dove ne abbiamo bisogno”.

In cosa consiste la tregua

Il piano presentato dal governo statunitense prevede tre fasi. La prima avrebbe una durata di sei settimane e comprenderebbe «un cessate il fuoco pieno e completo, il ritiro delle forze israeliane da tutte le aree popolate di Gaza»; il rilascio di alcuni ostaggi e il rilascio di centinaia di persone, tra prigionieri palestinesi e ostaggi americani. In questa prima fase, i civili potranno tornare nelle loro abitazioni in tutte le aree di Gaza; mentre nella Striscia potrebbero entrare ogni giorno circa 600 camion per la consegna di aiuti umanitari. La seconda fase dovrebbe prevedere il rilascio di tutti gli ostaggi ancora in vita e il ritiro delle forze israeliane da Gaza. Infine, la terza fase: la conclusione delle ostilità e il piano di ricostruzione, con la consegna delle salme e dei resti di tutti gli ostaggi rimasti uccisi.

Netanyahu: “Il piano Biden è parziale”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sapere di «non essere d’accordo con la fine della guerra» nella Striscia di Gaza; affermando che «il piano presentato da Biden è parziale» e «non accurato», con alcuni «gap» rispetto alla proposta di Israele. Intervenendo davanti ai membri del comitato per gli affari esteri e la sicurezza della Knesset, Netanyahu ha sottolineato che «la guerra verrà fermata allo scopo di restituire gli ostaggi e poi discuteremo». Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha esortato il premier Benjamin Netanyahu a chiudere l’accordo per una tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi, offrendogli nuovamente di fornire al suo governo «una rete di sicurezza» nel caso i partiti di estrema destra ne uscissero per protesta.

 

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