Il gip respinge la revoca dei domiciliari a Toti: “Può reiterare il reato in vista delle regionali del 2025”

14 Giu 2024 15:07 - di Redazione
toti revoca domiciliari

Il governatore ligure Giovanni Toti, arrestato per corruzione lo scorso 7 maggio, resta ai domiciliari. Lo ha stabilito il gip di Genova Paola Faggioni che ha respinto la richiesta di revoca della misura.

Il gip respinge la revoca dei domiciliari per Giovanni Toti

Per il giudice “è evidente, anche alla luce dei recenti sviluppi investigativi, la permanenza del pericolo che l’indagato possa reiterare – si legge nel provvedimento – analoghe condotte, peraltro ritenute pienamente legittime e corrette dal predetto, in vista delle prossime competizioni elettorali regionali del 2025 (o di ulteriori eventuali competizioni elettorali), per le quali aveva, peraltro, già iniziato la relativa raccolta di fondi”.

Per il giudice può reiterare il reato in vista delle regionali del 2025

Tale pericolo, a dire del gip, “si configura vieppiù concreto” se si considera che Toti “continua tuttora a rivestire le medesime funzioni e le cariche pubblicistiche, con conseguente possibilità che le stesse vengano nuovamente messe al servizio di interessi privati in cambio di finanziamenti”. Al riguardo, “è anche particolarmente significativo il fatto che, nel corso delle indagini, erano emerse, sia da parte di Spinelli che di Moncada, richieste di interessamento a Toti anche in relazione ad ulteriori pratiche amministrative coinvolgenti competenze regionali: Moncada, in alcune conversazioni con Toti ha fatto riferimento all’apertura di ulteriori punti vendita Esselunga a Savona e Rapallo; Spinelli ha fatto pressanti richieste di intervento del governatore anche con riferimento all’approvazione del nuovo piano regolatore portuale” si legge nell’ordinanza. Per il gip, dunque, “rimane, pertanto, il pericolo concreto che l’indagato possa continuare ad agevolare gli interessi di tali gruppi imprenditoriali”.

L’istanza della difesa: “Se si guarda al 2025, la sospensione diventa decadenza. Non è previsto dalla legge”

Nella richiesta di revoca delle misure, presentata all’indomani delle europee, il legale di Toti, Stefano Savi, ricordando che le regionali si terranno tra un anno e mezzo, aveva evidenziato che “se si prendesse a riferimento tale futuro impegno politico, appare evidente che la sospensione dalla funzione di presidente legata alla misura cautelare andrebbe a connotarsi come una vera e propria decadenza, non prevista dalla legge proprio per tutelare la volontà popolare espressa con libere elezioni”. Inoltre, in merito al rischio di reiterazione del reato, tenuto conto del “lunghissimo periodo delle indagini, quattro anni, i fatti contestati non potrebbero che risultare episodici rispetto al numero di campagne elettorali affrontate e all’attività di raccolta fondi per finalità politiche”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *