L’antimafia torna in Calabria: il caso San Luca e la lotta alla ‘ndrangheta all’esame della Commissione

19 Giu 2024 14:53 - di Mario Campanella
antimafia

La Commissione parlamentare antimafia, guidata dalla presidente Chiara Colosimo, arriverà stasera in Calabria dove rimarrà fino a domani per una serie di audizioni relative alla lotta alla ‘ndrangheta e per esaminare il caso di San Luca, il comune ad alta densità mafiosa commissariato da alcuni anni perché nessuna lista viene regolarmente presentata durante gli appuntamenti elettorali.

Le audizioni previste in Commissione

I lavori della Commissione, con inizio domani alle ore 9.30, si svolgeranno all’interno della caserma dei carabinieri di San Luca. Verranno svolte le audizioni del Sottosegretario di Stato all’Interno, Wanda Ferro, del prefetto Clara Vaccaro, del questore Salvatore La Rosa, dei comandanti provinciali Cc e GdF, generale di brigata Cesario Totaro e generale di brigata Maurizio Cintura, del capo centro DIA col. Mario Intelisano, del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, accompagnato dai procuratori aggiunti Giuseppe Lombardo, Walter Ignazitto, Stefano Musolino e del Procuratore della Repubblica di Locri, Giuseppe Casciaro. Alle ore 15.10, sempre all’interno della caserma, è previsto un incontro con i giornalisti.

La faida di San Luca e la strage di Duisburg

La faida di San Luca inizia il 10 febbraio 1991, quando un gruppo di ragazzi legati ai clan Strangio e Nirta, detti “Versu”, in occasione delle festività di carnevale, lancia delle uova contro il circolo ricreativo ARCI, gestito da Domenico Pelle, uno dei “Gambazza”, sporcando tra l’altro anche l’auto di uno dei Vottari, clan concorrente.

Successivamente il bar dell’ARCI fu nuovamente preso di mira dalle uova lanciate dai ragazzi, ma questa volta i ragazzi del clan Strangio e Nirta ricevettero per punizione delle legnate.

Per vendicarsi, un altro gruppo di giovani dei Nirta-Strangio, venuti a conoscenza dell’accaduto, incontrarono un affiliato ai Vottari; questo, spaventato, incominciò a sparare uccidendo due giovani del gruppo, Francesco Strangio, 20 anni, Domenico Nirta, 19 anni, e ferendone altri due, Giovanni Luca e Sebastiano Nirta. Vista l’estrema gravità dell’azione, il clan dei Vottari decise che l’autore degli omicidi avrebbe dovuto andarsene per sempre da San Luca e dai paesi limitrofi. L’uomo verrà ucciso successivamente a Bovalino.

La strage di Duisburg o strage di Ferragosto (o dell’Assunta) è un omicidio multiplo commesso a Duisburg, in Germania, il 15 agosto 2007. Il fatto avvenne davanti a un ristorante italiano e venne commesso da criminali affiliati al clan della ndrina Nirta Strangio contro i rivali Vottari-Pelle. Sei persone furono barbaramente trucidate.

L’antimafia e il monito del Vescovo

La presenza della Commissione Antimafia è un forte segnale che raccoglie anche l’appello del Vescovo di Locri, Francesco Oliva, che aveva sottolineato l’ennesima ferita inferta alla democrazia con l’assenza delle liste alle ultime elezioni comunali. In quella circostanza, Fratelli d’Italia si era detta disponibile a un accordo con tutte le forze democratiche, al di là del colore politico, per dare un’amministrazione comunale a San Luca.

 

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