Lecce, esposto di Poli Bortone in Procura contro Emiliano: “Ha violato il silenzio elettorale”

24 Giu 2024 13:20 - di Sara De Vico

La furbata del governatore pugliese, Michele Emiliano, l’assist al candidato dem a sindaco di Lecce in pieno silenzio elettorale, finisce in Procura. A depositare l’esposto contro il presidente di Regione, già annunciato nelle scorse ore dopo la segnalazione al prefetto, è Adriana Poli Bortone, candidata sindaco del centrodestra a Lecce, che ha sfiorato l’elezione per un soffio al primo turno (49,95%).

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La denuncia è pesante e riguarda una presunta violazione del silenzio elettorale da parte del governatore alla vigilia del ballottaggio a sostegno del candidato del Pd Carlo Salvemini. “In un giorno di silenzio elettorale – ha commentato a caldo l’esponente di centrodestra – Emiliano ha pensato bene di fare campagna elettorale convocando i vertici delle Asl, non per fare il punto sull’emergenza sanitaria. Magari, sarebbe stato un lodevole gesto. No, il presidente della Regione, pensando evidentemente di essere legibus solutus, è venuto nel ‘feudo’ di Lecce per dare indicazioni di voto. Fare campagna elettorale esercitando il suo potere. È un fatto gravissimo sul quale non possiamo tacere”.

Poli Bortone: ha violato il silenzio elettorale

“Il 22 giugno 2024 – si legge nell’esposto – quando ormai vigeva rigoroso e doveroso silenzio elettorale per tutti i candidati in vista del ballottaggio del 23 e 24 giugno è andato in onda un servizio sull’emittente televisiva locale TeleRama in cui si dava atto che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, aveva riunito in mattinata, tutti i primari ospedalieri della città di Lecce”. Durante l’incontro, avvenuto in un hotel cittadino, il governatore aveva ammesso “candidamente al microfono del cronista che era venuto a Lecce per sostenere la candidatura di Carlo Salvemini”.

Un fatto gravissimo, pressioni illegittime

Un moral suasion gravissima e illegittima da parte di un rappresentante delle istituzioni, ex giudice per di più. “Il fatto già di per sé grave perché riguarda un’alta carica istituzionale”, scrive Poli Bortone, “è tanto più grave in quanto Emiliano, con la sua stessa presenza, ha generato in soggetti da lui stesso e dalla sua giunta nominati, i dirigenti medici presenti, una pressione illegittima. E un condizionamento contrario a ogni norma che regola il voto, che deve essere libero, segreto e non condizionato da pressioni di qualsiasi genere”.

Caro Emiliano, il tempo è scaduto

“Caro Emiliano, il tempo è scaduto – ha detto la candidata del centrodestra annunciando l’esposto  – avresti potuta  farla sopra un palco la campagna elettorale mettendoci la faccia, non sottobanco. Questi comportamenti sono inammissibili, ancor più se messi in atto dall’istituzione massima della Regione Puglia e oltretutto da un uomo di legge”. “Essendo donna che ha speso la vita al servizio delle istituzioni e nutrendo profonda fiducia nella giustizia – conclude la candidata, volto storico della destra, già ministro nel primo governo Berlusconi e sindaco di Lecce – chiedo formalmente di voler verificare se questa condotta, come credo, possa configurare ipotesi di reato penalmente rilevanti e punire i colpevoli secondo legge”.

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