L’idea di Patria attraverso la musica: Leonardo Varasano racconta la “Nazione pop”

9 Giu 2024 8:30 - di Cristina Romano

Ci sono innumerevoli modi per trattare un tema come quello del manifestarsi dell’idea di Patria ed altrettante prospettive da cui partire. Leonardo Varasano, giornalista e scrittore impegnato politicamente in qualità di assessore alla Cultura del comune di Perugia, ne ha scelto uno molto particolare: ha deciso infatti, traendo spunto da due opere legate al tema in questione (“Filosofia della musica” di Giuseppe Mazzini e “Prolegomena sul patriottismo” di Roberto Michels), di partire dalla musica ed in particolare dal rapporto della stessa con la Nazione.

Nel suo recente volume, intitolato Nazione-pop” (Rubettino 2022), Varasano spiega che il suo lavoro inizia analizzando l’idea di nazione, “un’idea forte della storia del pensiero e della storia politica, un’idea complessa capace di inabissarsi per poi riprendere quota”, proponendosi in varie forme e gradazioni, prosperando anche quando sembra nascosta, penetrando nel quotidiano senza che chi lo vive se ne accorga. E prosegue cercando di capire attraverso quali mezzi questa idea si è propagata e si propaga, ipotizzando che uno di questi è la musica.

Il ragionamento, scrive l’autore nella nota introduttiva al suo interessante saggio, si articola proponendo innanzitutto una riflessione di carattere storico, in cui si studia il modo in cui il rapporto tra musica e nazione è stato percepito nell’Ottocento e nel Novecento, con particolare riferimento alle già citate opere di Mazzini e Michels. Perché se è vero che “l’Italia nasce combattendo e cantando – spiega l’autore nel corso di una presentazione del volume a Perugia – dal Risorgimento ad oggi abbiamo introiettato l’immagine e il concetto di Stato-Nazione anche attraverso le suggestioni che la musica, dall’opera lirica fino alle canzoni pop, è riuscita a trasmettere”, in alcuni casi in modo evidente e diretto, in altri più velatamente.

Il libro, dunque, analizza la sociologia delle canzoni nazionali ed arriva alla parte forse più interessante ed attuale del suo libro: quella dedicata all’osservazione del tempo presente, in cui cerca di “comprendere se il legame tra musica e nazione – scrive l’autore – sia confluito, senza quasi essere notato, anche nel pop”. E la risposta, considerando l’Italia, è decisamente positiva dato che “si è rilevata una presenza significativa, ancorché inavvertita, dell’idea di nazione in non poche canzoni”. Analizzando numerosi testi di brani dagli anni Settanta ad oggi, infatti, Varasano ha suddiviso i tanti in cui ha riscontrato la presenza del tema nazionale in vari filoni o famiglie di canzoni, tra cui quelle in cui si celebra l’amore per l’Italia, quelle in cui si canta la nostalgia della patria, quelle in cui si narrano pagine di storia nazionale e quelle, particolarmente consistenti, di critica verso il carattere e il malcostume, in special modo politico. In tutti i casi riferiti, dice Varasano, la musica popolare di massa “resta uno degli strumenti, nella sua leggerezza, più efficace per far transitare riflessioni poderose”.

Un’affermazione tanto più vera se si pensa, come sottolinea Luigi Cimmino nella prefazione, che la musica “è goduta senza che l’animo senta il bisogno di aggiungere altro. Da qui il potere di entusiasmare e convincere della musica, che la parola spesso non ha”. I motivi musicali, infatti, “infiammano, scaldano convinzioni teoriche e impegni pratici”. Ed entusiasmano l’ascoltatore perché muovono le sue emozioni e si fondono con le sue idee, trasmesse attraverso la musica anche e soprattutto quando le canzoni sono cantate insieme ad altri, che condividono convinzioni e vissuto.

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