L’imam di Bologna inneggia alla guerra santa. FdI: soggetto pericoloso, via subito dall’Italia

13 Giu 2024 13:09 - di Luisa Perri
iman bologna

È bufera sull’imam di Bologna, il pakistano Zulfiqar Khan, leader spirituale del centro islamico Iqraa. Con l’inizio del conflitto tra Israele e Hamas ha alzato il tono con le sue prediche delirante. Dal 7 ottobre 2023 l’imam pakistano si è reso infatti protagonista di sermoni minacciosi contro ebrei e infedeli, pubblicati sulla pagina Facebook del Centro Islamico Iqrra di Bologna.

A darne notizia i quotidiani La Verità e il Tempo, che riferiscono delle minacce deliranti e delle interrogazioni parlamentari presentate da Fratelli d’Italia attraverso il senatore felsineo Marco Lisei e la deputata Sara Kelany, responsabile immigrazione de partito.

Nelle interrogazioni si sollecitano al ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, «eventuali provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale dell’imam». Sulla pagina dell’imam di Bologna i video certificano il delirio anti occidentale. «Coloro che si schierano con Israele e l’America faranno una brutta fine», ha minacciato a febbraio. Ad aprile si è rivolto direttamente al leader di Hamas perché continui a «perpetrare la jihad contro questi bugiardi, questi assassini», ovvero Israele e gli Usa.

L’imam di Bologna ha nel mirino anche i gay: “Allah li castigherà”

L’imam prende di mira anche gli omosessuali. Il 3 giugno li ha definiti «un gruppo che Allah castigherà con un castigo molto forte». Joe Biden e Netanyahu sono le «due corna di Satana, i leader del mondo prendono il liquido dagli occhi dei bambini per avere un anno o due in più di vita. È biologia satanica del Biden, di Netanyahu«. Parole deliranti, quanto incendiarie.  «Il governo è molto attento alla sicurezza dei cittadini che rappresenta una priorità assoluta –ha sottolineato il senatore Lisei –. Un soggetto che fa certe dichiarazioni rappresenta un pericolo per i nostri valori. L’Italia è accogliente con chi viene per contribuire alla crescita del Paese, ma deve essere inflessibile con i cittadini stranieri che non rispettano le nostre leggi».

Kelany: parole deliranti che non vanno sottovalutate

Per Sara Kelany, «le dichiarazioni deliranti dell’imam di Bologna non possono lasciare indifferenti. Attacchi agli ebrei, a Israele e all’Occidente sistematici e violenti, omofobia e discriminazione. Non possiamo tollerare l’arroganza del radicalismo islamico che è un attacco al cuore dei principi fondamentali del nostro ordinamento oltre che un abominio morale. In Italia non c’è posto per questa follia. Il ministro dell’Interno non solo è molto attento a questi profili, ma è stato un prefetto di grande spessore e ha dimostrato un grande impegno su questo fronte a garanzia non solo dei valori e dei diritti, ma anche della sicurezza dei cittadini».

Kelany e Lisei evidenziano anche la doppia morale di Schlein, Fratoianni e compagni: «Le sinistre sempre pronte a battersi il petto, sul tema della radicalizzazione islamica tacciono in maniera ipocrita. Noi – concludono i parlamentari di FdI – ci batteremo sempre contro ogni forma di radicalismo islamico e di antisemitismo, da quello più strisciante, mascherato da antisionismo di facciata, a questo più eclatante e pericoloso».

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