L’Italia si è desta, ora tutto è possibile. Sabato contro la Svizzera per entrare nelle prime otto

25 Giu 2024 12:37 - di Giulio Fioretti
Italia

L’Italia si è desta. All’ultimo minuto, grazie a una bellissima azione di Calafiori e a una zampata di Zaccagni, gli azzurri hanno recuperato la partita contro la Croazia finendo il turno al secondo posto. Un po’ di sana fortuna, che non guasta mai, anche se guardando tutti i novanta minuti la nostra nazionale non ha rubato nulla.

Un’Italia a due facce

Anche lunedì la  nazionale non ha entusiasmato ma sarebbe sbagliato dire che non meritasse il pareggio. Nel corso della partita solo un blackout, che poteva risultare determinante, in quei due minuti in cui Luka Modric (all’ultima partita con la Croazia) prima ha sbagliato il calcio di rigore e poi, sfruttando un errore difensivo, ha messo a segno la rete del vantaggio. Da quel momento in poi c’è stata la reazione, a tratti confusa, ma sicuramente efficace. Spalletti ha azzeccato i cambi, anche per tentare tutto il possibile, ma il pareggio è stato ampiamente meritato, considerando che la nazionale croata il primo tempo era stata praticamente protagonista di sterili passaggi orizzontali.

Il sabato di Berlino e il precedente del 94

Sabato sera a Berlino (stadio che ci regalò i mondiali del 2006) affronteremo la Svizzera, squadra ostica e ben organizzata ma ampiamente alla nostra portata. Volendo fare un pronostico si può prevedere esattamente un cinquanta per cento ciascuno di possibilità di vittoria. Finendo terzi e ripescati avremmo incontrato il Portogallo, sulla carta molto più forte. I tornei a squadre hanno una caratteristica: passato il primo turno tutto diventa possibile e la storia ce lo insegna: il 1994 arrivammo terzi nel girone dei mondiali Usa che poi perdemmo ai rigori in finale contro il Brasile. Certo, c’erano Maldini, Baresi e Baggio ma al netto delle differenze di qualità, da oggi in poi tutto è possibile. Un passo alla volta.

Cosa può fare Spalletti

Spalletti ieri ha tentato di cambiare le carte in tavola con risultati alterni. L’Italia migliore si è vista nel momento della reazione al gol subito, dimostrando carattere e volontà. Il ct ha una lunga esperienza di gioco di qualità ma all’interno dei club, che sono assai diversi da una nazionale. Tra quattro giorni dovremo avere le idee chiare e un approccio alla partita diverso, dimenticando il sogno di giocare all’olandese e privilegiando la praticità. Battere la Svizzera significherebbe essere tra le prime otto d’Europa, risultato tutt’altro che trascurabile. Ed arrivare ai quarti, seguendo la logica del calcio laddove tutto è possibile fin che “arbitro fischia”.

 

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