L’occupante di case altrui Ilaria Salis ha una villa, un garage e un bel cottage nel paradiso degli sciatori
La donna che amava occupare le case degli altri, per portare avanti le sue battaglie politiche, non ama che altri occupino le sue, a quanto pare. Il villino vicino Monza, con doppio garage, nonché il cottage all’Abetone, della famiglia di Ilaria Salis, risultano agli atti del catasto ma non di denunce per occupazione. E’ proprietà privata, inviolabile… La scoperta dei “valori immobiliari” della famiglia Salis l’ha fatta Libero, oggi, che ha consultato i dati pubblici per verificare che la neo europarlamentare eletta con la sinistra, riscontrando la proprietà “di una villa di 160 metri quadrati, suddivisi in ben otto vani, oltre a due box per le auto (uno da 26 metri quadrati e uno da 13) e un piccolo locale a uso deposito, come si evince da visura catastale sul sito dell’Agenzia delle Entrate”.
Ilaria Salis e le case sue e quelle occupate
Il quotidiano di Sechi parla di immobili di pregio e fa notare che allo stesso civico, sul portale Immobiliare.it, c’è in vendita una “villetta con terrazzo in zona privilegiata e silenziosa” a 490mila euro. Poi c’è il piccolo monolocale da 27 metri quadrati, con un vano e mezzo, nel territorio di Abetone Cutigliano, in provincia di Pistoia, alle pendici del comprensorio dell’Abetone, tra i più importanti dell’Appennino settentrionale, paradiso degli sciatori con 50 chilometri di piste.
Ieri la Salis aveva parlato di “stress” da occupazione su Repubblica. “E’ logorante. Ti fa vivere quotidianamente nella paura che ti vengano a svegliare e ti buttino fuori di casa. Con l’introduzione dell’art.5 del decreto Lupi (2014), un occupante non può più avere né l’allaccio alle utenze, né la residenza e i diritti ad essa legati – ad esempio il medico di base, l’accesso a un nido pubblico vicino a casa per i bimbi, l’iscrizione ai centri per l’impiego. Inoltre, alle persone non italiane viene impedito di maturare i requisiti per ottenere la cittadinanza e anche il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno è ostacolato. Essere occupante è uno stigma sociale, vuol dire essere trattati come criminali per aver cercato di vivere in modo dignitoso. Mettetevelo in testa, nessun occupante vuole essere occupante”. Ma allora perché non occupa le case sue?