Manager licenziata 6 mesi dopo lo stupro per “scarsa efficienza”. Roccella e Bellucci: “Non la lasciamo sola”
“La vicenda, raccontata oggi dalla Stampa, della manager licenziata ad Assago dopo aver denunciato di aver subito uno stupro, mi colpisce molto e mi rattrista. Sarà mio impegno, nelle prossime ore, comprendere i dettagli dell’accaduto e approfondire con il ministro Calderone possibili iniziative concrete per non lasciare sola l’ennesima donna vittima della violenza maschile”. Lo afferma in una nota il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci.
La drammatica vicenda di cui è rimasta vittima una manager torinese di 32 anni è stata raccontata da La Stampa. Ha vissuto una serata da incubo subendo uno stupro di gruppo compiuto da tre amici che, secondo il giudice, hanno avuto un “atteggiamento di subdola sopraffazione”. Poi, dopo che l’azienda che aveva espresso sostegno e solidarietà per la violenza subita, è arrivata la doccia fredda: è stata licenziata.
L’aggressione è avvenuta nel marzo del 2023, in un locale dei Navigli di Milano. Dopo una festa la giovane manager “venne stuprata per una notte intera da tre ragazzi che considerava suoi amici. Tutti, lei compresa, avevano esagerato con l’alcol”. I responsabili della violenza furono identificati e arrestati dai carabinieri. La vittima fu curata in ospedale. “I colleghi e i dirigenti dell’azienda per cui lavorava da tre anni, specializzata nel commercio di brand di lusso, si strinsero intorno a lei: ‘Hai tutto il nostro sostegno, non mollare'”.
“Dopo sei mesi di mutua scandita da ricoveri in ospedale – si legge nell’articolo -, da interminabili sedute da psicologi e psichiatri, con i famigliari che temevano si suicidasse, la ragazza provò a tornare al lavoro a settembre. Non ce la faceva, aveva ancora bisogno di cure. Alternava momenti di ottimismo ad altri di profonda tristezza”.
La manager torinese licenziata 6 mesi dopo lo stupro
Lo scorso 11 marzo, però, la società le ha consegnato la lettera di licenziamento “per giustificato motivo” . “In un’ottica di maggior efficienza – vi si legge – abbiamo deciso di riorganizzare le nostre attività, sopprimendo la posizione di ‘Service Merchandiser’ da lei attualmente ricoperta e ridistribuendo le sue attuali mansioni tra altri dipendenti attualmente impiegati presso di noi”.
La società di Assago (Milano) con sede legale in Olanda in cui era occupata ha quindi ritenuto “non fosse più efficiente” e le ha offerto 5 mila euro di buonuscita. Provvedimento impugnato di fronte alla magistratura del lavoro.
Roccella: una questione che investe il principio della solidarietà
“La vicenda della donna stuprata e licenziata colpisce profondamente perché interpella il principio di solidarietà su cui si regge la nostra società, in assenza del quale la produttività diventa un criterio scollegato dal senso di umanità”. Lo afferma, in una nota, la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella.
“Approfondiremo il caso – aggiunge – per comprenderne i profili e le eventuali possibilità di intervento, nella convinzione che le donne che denunciano una violenza non debbano mai essere lasciate sole”.
Campione (FdI): “Giusto l’intervento del viceministro Bellucci, doveroso fare chiarezza”
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Si dice “stupefatta” della vicenda, la senatrice di FdI, Susanna Campione. “In un momento in cui si rende necessaria una particolare attenzione ai casi di violenza contro le donne e alla necessità della maggiore attenzione nei confronti delle vittime, queste notizie lasciano allibiti e inducono a una riflessione profonda”.
Si dice quindi certa, conclude la senatrice Campione, che è componente della Commissione bicamerale contro la violenza sulle donne, “che il viceministro Bellucci farà chiarezza su una situazione dalle connotazioni sconcertanti”.
Altro che licenziamento per giusta causa ? una scriteriata e nefanda motivazione, per rovinare una povera ragazza provata e ora più indifesa. L’attenzione è rivolta alle guerre in medioriente e ucraina manifestazione pro Palestina e quant’altro, notizie importanti per carità ma intanto riavvolgiamo il nastro e facciamo un’approfondita riflessione verso le donne che sono il fulcro, madri, mogli, compagne armonia in ogni società, ma anche esseri delicati sempre più sopraffatte già a prescindere, in una realtà che si riscopre sempre maschilista. La manager prima subisce l’orribile violenza e poi pure il danno del licenziamento. Bene il vice ministro Bellucci, fare chiarezza e ferma condanna.
Aggiungo altrettante notizie funeste la morte della povera Giada gettata giù dal viadotto dal compagno e la povera ragazza suicida in un reparto dell’ospedale di Milano dopo essere stata vittima di uno stupro sempre in ospedale, tutto
in poche ore. Violenze su violenze senza conoscere altre realtà di coloro che subiscono in silenzio, per proteggere le loro famiglie, i figli o perché ridotte a non aver più coraggio e dignità di denunciare !!
Non dimentichiamo la violenza verbale subita dalla ns. premier senza alcuna motivazione per ferire e colpire con tanto di offese indicibili prima e dopo, per il solo fatto d”essere una donna, decisa e forte. Ma non solo, pure criticata e incompresa, senza alcuna solidarietà, ma solo crudeltà e infierire, tentando di provocare ulteriore disagio, evviva l’altruismo. Se sono questi gli esempi, di cosa ci stupiamo se poi sopraggiungono gli eventi tragici troppo noti… femminicidi, violenze e stupri.