Migranti, la rotta è invertita davvero: sbarchi crollati del 60%. FdI: “Messi a tacere i soliti detrattori”
Sulla lotta all’immigrazione clandestina e sugli sbarchi il governo Meloni sta facendo sul serio. E lo certificano i numeri inoppugnabile del Viminale e non gli editoriali dei giornali d’opposizione o gli slogan di Schlein e Conte. Sono infatti scesi a 25.345 i migranti sbarcati in Italia tra il 1 gennaio 2024 e il 28 giugno 2024.
Un vero e proprio crollo degli sbarchi, visto che la variazione percentuale che raggiunge il -60% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati 62.364. I numeri emergono dal cruscotto statistico del Viminale aggiornato al 28 giugno. Da sottolineare che si tratta del dato più basso persino rispetto allo stesso periodo di riferimento dell’anno 2022, quando i migranti sbarcati erano stati 27.346.
Il Viminale fornisce anche la mappa geografica e la provenienza delle donne e degli uomini arrivati sulle nostre coste. Degli oltre 25.300 migranti sbarcati in Italia nel 2024, 5.382 sono di nazionalità bengalese (21%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Siria (3.692, 15%), Tunisia (3.219, 13%), Guinea (2.001, 8%), Egitto (1.591, 6%), Pakistan (978, 4%), Gambia (883, 3%), Mali (852, 3%), Sudan (846, 3%), Costa d’Avorio (692, 3%) a cui si aggiungono 5.209 persone (21%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.
I numeri completi del Viminale: leggi la tabella
Sull’evidente tendenza dei dati in calo si era già espresso qualche settimana fa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per il quale “si tratta di risultati certamente riconducibili all’azione che il governo sta portando avanti per contrastare il vergognoso traffico di migranti e affermare un più rigoroso rispetto delle regole in materia di migrazione, a cui va aggiunto l’incoraggiante dato sui rimpatri forzosi di coloro che non hanno titolo a rimanere in Italia”. Dall’inizio dell’anno al 10 giugno sono stati effettuati 2.242 rimpatri, in aumento del 15 per cento rispetto ai 1.939 dello stesso periodo dello scorso anno.
Foti: sugli sbarchi la linea del governo si dimostra efficace
Numeri accolti con soddisfazione da Fratelli d’Italia. “Le politiche del governo Meloni sui flussi migratori – commenta il capogruppo di FdI alla Camera dei deputati, Tommaso Foti – cominciano a fornire importanti risposte concrete con la diminuzione del 60% degli sbarchi nei primi sei mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2023. I soliti detrattori che si crogiolavano sui fantomatici aumenti degli sbarchi, vengono ancora una volta messi a tacere con la realtà dei numeri. E i dati forniti dal Viminale dicono anche che il dato circa gli sbarchi è più basso rispetto allo stesso periodo di riferimento dell’anno 2022″.
“Credibilità a livello internazionale e – sottolinea Foti – capacità di offrire una visione ad ampio raggio sui flussi migratori col coinvolgimento delle nazioni africani che punti sul loro sviluppo: le nuove linee lanciate con Fratelli d’Italia al governo si dimostrano concrete ed efficaci”.
La bizzarra tesi del partito di Fratoianni: a questo punto rinunciate agli hotspot in Albania
Un’analisi condivisa da Elisabetta Gardini. “La serietà del governo Meloni nel contrasto all’immigrazione illegale di massa porta i suoi frutti commenta la vicecapogruppo di FdI alla Camera – meno 60% di sbarchi rispetto al 2023 e numeri migliori anche rispetto al 2022. Con Fratelli d’Italia si combatte finalmente l’immigrazione clandestina incontrollata”.
A sinistra, davanti al successo del governo Meloni c’è chi tenta di sviare la questione e chiede a questo punto di rinunciare agli hospot albanesi. “Questi dati riferiti dal Viminale danno ragione alle nostre proteste contro la disumana sceneggiata di costruire campi in Albania. L’operazione di marketing di Meloni si configura a questo punto anche come un possibile danno erariale viste le risorse stanziate e le necessità del Paese, dalla sanità ai disastri climatici”. Così il capogruppo di Avs nella Commissione Affari costituzionali della Camera, Filiberto Zaratti. A conferma che, all’opposizione non restano che gli slogan e gli editoriali dei giornali amici.
A quei pifferi che propongono di rinunciare agli hot spot in Albania bisognerebbe dire siete proprio dei pifferi grandi più del piffero magico. Magari mandiamoci loro così la smettono di dire str*nzate. Probabilmente sono proprio gli hot spot in Albania il deterrente per questa riduzione degli sbarchi, ma loro ci vorrebbero prendere per i fondelli. Giorgia, trova tu la risposta per questi pifferi.