Migranti, Piantedosi fa il punto: sbarchi giù del 60%, più rimpatri e sicurezza sulla rotta balcanica. I dati

12 Giu 2024 17:18 - di Martino Della Costa
Piantedosi sui migranti

Partito oggi alle 15 il Question Time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall’Aula di Montecitorio, con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi impegnato a rispondere a interrogazioni sull’introduzione del certificato elettorale in formato digitale (Russo P.E.-FI-PPE). Sulle iniziative per il contrasto dei flussi di migranti irregolari verso l’Italia (Iezzi-Lega). E sulle misure per velocizzare l’iter di rilascio e rinnovo dei passaporti, con riferimento alle città in cui persistono lunghi tempi di attesa (Foti-FdI).

Migranti, Piantedosi: «Da inizio anno -60% di arrivi: è il risultato dell’azione di governo»

Il titolare del Viminale entra subito nel merito dei temi in agenda all’ordine del giorno del Question Time parlamentare. E in risposta alle interrogazioni sulll’argomento più cogente, quello inerente la gestione dei flussi migratori, afferma in apertura: «Dall’inizio dell’anno a oggi gli arrivi via mare dei migranti segnano, rispetto allo scorso anno, una diminuzione pari a circa il 60 per cento. E quello in corso potrebbe essere il nono mese consecutivo di flessione degli arrivi. Sono risultati certamente riconducibili all’azione che il Governo sta portando avanti per contrastare il vergognoso traffico di migranti. E affermare un più rigoroso rispetto delle regole in materia di migrazione».

Aggiungendo a stretto giro: «Si tratta di una strategia che ha l’ambizione di intervenire con progetti concreti ed organici con i Paesi di origine e transito dei flussi. In particolare, con i ministri dell’Interno di AlgeriaLibia Tunisia. Oltre al controllo delle partenze, stiamo coordinando azioni finalizzate a presidiare più efficacemente le frontiere nell’area del Sahel. E sviluppare progettualità per aumentare i rimpatri volontari assistiti grazie al lavoro di una cabina di regia e alla collaborazione con l’Oim e l’Unhcr».

E sul fronte dei rimpatri: sono 2.242 da inizio anno, +15% rispetto al 2023

Un’operatività fattiva che ha prodotto concreti risultati sul campo che investono anche il comparto dei rimpatri. E che fanno dire a Piantedosi che «dall’inizio dell’anno al 10 giugno sono stati effettuati 2.242 rimpatri, in aumento del 15 per cento rispetto ai 1.939 dello stesso periodo dello scorso anno e nonostante una significativa riduzione dei posti disponibili nei Cpr, fondamentali per le procedure di rimpatrio, spesso vandalizzati dagli stessi ospiti.

L’obiettivo – ha spiegato il ministro in Aula – è quello di rendere ancora più celeri le procedure di espulsione, aumentare il numero effettivo dei rimpatri e creare un effetto di deterrenza rispetto alle partenze dei migranti, a pretestuose richieste di asilo e a ricorsi privi di fondamento. In questa direzione va anche il progetto di realizzazione di una struttura di trattenimento in Albania», ha chiarito Piantedosi azzerando polemiche e strumentali recriminazioni sull’accordo tra Roma e Tirana.

Piantedosi, i dati sui migranti: 3.234 irregolari rintracciati con controlli sulla rotta balcanica

Ma non tutto. Perché anche sul fronte degli arrivi di clandestini via terra, il ministro dell’Interno – sulla base di dati e riscontri effettivi – alla Camera ha asserito con nettezza: «Siamo fortemente impegnati anche sul versante della rotta balcanica. Nell’attuale complesso scenario internazionale e rispetto all’evoluzione della minaccia terroristica i controlli alla frontiera con la Slovenia hanno già restituito importanti risultati in termini di contrasto al traffico di esseri umani. Consentendo anche di prevenire in modo più efficace l’ingresso nel nostro territorio di soggetti pericolosi per la sicurezza nazionale.

E ancora. «Le forze di polizia, a partire dal ripristino dei controlli al confine avvenuto il 21 ottobre scorso e di recente prorogato fino al 18 dicembre di quest’anno, hanno controllato oltre 419mila persone, rintracciando 3.234 irregolari. Gli arresti sono stati 187, di cui 95 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina».

«Il Governo italiano – ha quindi aggiunto Piantedosi sul punto – è anche riuscito a riportare il tema dell’immigrazione al centro dell’Agenda europea. Grazie al ruolo da protagonista svolto dall’Italia con il nuovo “Patto Migrazione e Asilo” è stato raggiunto quello che, al momento, è il miglior compromesso possibile. Che abbiamo accettato pur di superare il vecchio regolamento di Dublino. Garantendo frontiere esterne più sicure. Procedure efficienti per l’asilo. Ed espulsioni più veloci».

G7, la “questione nave sequestrata”, il ministro: già risolta

A margine del tema articolato e complesso dei flussi migratori, il ministro ha poi affrontato anche la questione posta dal deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli sulla vicenda della nave sequestrata, che avrebbe dovuto ospitare a Brindisi gli agenti del G7. Ribadendo sul punto con fermezza: «Non c’è nulla da rispondere perché la questione è già risolta».

Proprio nelle scorse ore, fonti del Viminale hanno fatto sapere che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha chiesto al dipartimento della Pubblica sicurezza chiarimenti in merito alla vicenda riguardante la nave. Nave che avrebbe dovuto fungere da alloggio per gli agenti delle forze dell’ordine e di polizia aggregati a Brindisi in occasione del G7. E che ora è stata sequestrata. Nel frattempo, il ministero ha reso noto di stare valutando l’ipotesi di rivalersi nelle opportune sedi giudiziarie, in quanto per il noleggio della nave non sono state rispettate le condizioni di contratto. Mentre si è provveduto a trasferire i 1.800 operatori che lì dovevano alloggiare in alberghi di località limitrofe.

 

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