Morto il bracciante ferito in un incidente sul lavoro e abbandonato col braccio tranciato. Calderone: è barbarie

19 Giu 2024 19:17 - di Redazione
morto bracciante con braccio tranciato

Non ce l’ha fatta il bracciante indiano vittima di un terribile incidente sul lavoro, mutilato a un arto e abbandonato gravemente ferito, col braccio tranciato: è morto oggi e lo choc che la notizia provoca è pari allo strazio che evoca e al dolore che suscita. No, non ce l’ha fatta Satnam Singh, l’operaio agricolo di origini indiane di 31 anni che lunedì pomeriggio era rimasto coinvolto in un terribile incidente sul lavoro in un’azienda di borgo Santa Maria, nella periferia di Latina.

Mentre stava lavorando nei campi, è stato agganciato dal macchinario avvolgiplastica a rullo. Trainato da un trattore, che gli ha tranciato il braccio destro e schiacciato gli arti inferiori. Eppure l’uomo, nonostante avesse perso un braccio nel gravissimo infortunio sul lavoro, sarebbe stato abbandonato senza che gli venissero prestati i soccorsi. E alla fine, è morto oggi all’ospedale San Camillo di Roma, dove era stato trasportato d’urgenza alla fine di uno strazio indicibile, in eliambulanza.

Latina, è morto il bracciante ferito in un incidente sul lavoro e abbandonato con il braccio tranciato

Un altro agghiacciante incidente sul lavoro, culminato in una tragedia il cui potenziale di sconcerto è stato elevato all’ennesima potenza da quanto accaduto dopo il gravissimo infortunio quando – a quanto ricostruito dai carabinieri – dopo essere rimasto gravemente ferito in un’azienda agricola mentre tagliava del fieno con un macchinario, il bracciante indiano è stato accompagnato a casa. Mentre l’arto tranciato è stato poggiato in una cassetta utilizzata per la raccolta degli ortaggi. Poi, dopo aver chiamato i soccorsi, il lavoratore indiano è stato trasportato in ospedale.

La vicenda e la possibile dinamica dell’incidente: indagato il datore di lavoro

Una dinamica che ha portato alla morte del 31enne, sopraggiunta questa mattina al San Camillo di Roma. Le autorità, dunque, stanno già indagando per capire se il ritardo sia risultato fatale. Si aggrava la posizione del datore di lavoro che ora è indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso. Con il titolare dell’azienda agricola per la quale lavorava la vittima che è stato formalmente indagato.

Il ministro Calderone: «La morte del bracciante è una barbarie»

Tra le prime a esprimere cordoglio e sgomento per quanto accaduto, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, che nel corso del Question Time alla Camera ha dichiarato: «La notizia della morte del bracciante agricolo indiano nelle campagne di Latina, abbandonato in gravissime condizioni che ne hanno causato la morte, è per me motivo di grande dolore».

«Verificare i fatti e punire i responsabili»

E ancora. «Commentare questo fatto per le modalità con cui si è svolto. Per il fatto che si tratta di una persona senza regolare contratto. E che è stato vittima di un vero atto di barbarie che deve essere perseguito in tutte le sedi e per le quali» induce – ha sottolineato la Calderone – oltre ad esprimere il mio cordoglio», a manifestare «anche il nostro impegno a fornire ogni più ampia assistenza alle autorità per verificare e accertare i fatti. E fare in modo che chi li ha commessi, venga punito». «Episodi del genere – ha concluso il ministro – devono indurre le istituzioni ad essere ancora più incisive nel contrasto al lavoro sommerso. E nella promozione di una moderna cultura del lavoro. Temi che sono al centro dell’agenda di governo».

Morto il bracciante mutilato e abbandonato, Rocca: quanto avvenuto è «sconcertante», «crudele» e «vile»

Così come, anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, sottolinea che quanto avvenuto è «sconcertante», «crudele» e «vile», ribadendo che la «sicurezza sul lavoro e la lotta al caporalato sono la nostra priorità».

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