Netanyahu: “La distruzione di Hamas resta condizione per la fine della guerra”

1 Giu 2024 18:38 - di Federica Parbuoni
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“Le condizioni di Israele per la fine della guerra non sono cambiate: la distruzione dell’esercito di Hamas e delle sue capacità di governo”: è quanto ha ribadito l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu in una dichiarazione in inglese diffusa dopo che ieri sera gli Usa hanno presentato il nuovo piano in tre fasi per il cessate il fuoco, rispetto al quale è arrivato un ok di massima di Hamas. Un appello per il cessate il fuoco immediato è stato lanciato oggi anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni per il 2 giugno al Quirinale.

Netanyahu: “La distruzione di Hamas resta condizione per la fine della guerra”

Nel messaggio diffuso dall’ufficio di Netanyahu si ribadisce che tra gli obiettivi vi sono anche “la liberazione di tutti gli ostaggi e assicurare che Gaza non costituisca più una minaccia per Israele” e si sottolinea che tutti questi fattori “sono condizioni che si devono realizzare” prima di arrivare un cessate il fuoco permanente. “È impossibile contemplare l’idea che Israele possa concedere un cessate il fuoco permanente prima che si compiano queste condizioni”, ha aggiunto l’ufficio del premier israeliano.

La Casa Bianca: ministri israeliani informati del discorso di Biden

La Casa Bianca, secondo quanto riferito da un funzionario citato dal giornalista di Axios Barak Ravid, avrebbe fatto sapere di aver informato in anticipo il membro del gabinetto di guerra, Benny Gantz, ed il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, del discorso del presidente Joe Biden sulla crisi a Gaza, fornendo loro dettagli generali sul suo contenuto. Secondo il funzionario, Washington sarebbe rimasta delusa dalla reazione iniziale di Gantz all’aggiornamento nonché dal fatto che non abbia pubblicato alcuna dichiarazione sul discorso. L’ufficio di Gantz e l’ufficio del ministro della Difesa non hanno commentato la notizia. L’aggiornamento inviato a Gantz è avvenuto contemporaneamente a quello inviato all’ufficio del primo ministro e all’ambasciatore israeliano a Washington, Mike Herzog.

Hamas “valuta positivamente” il discorso di Biden

Subito dopo la divulgazione del piano, Hamas ha fatto sapere di valutare “positivamente” i contenuti del discorso del presidente degli Stati Uniti Joe Biden “che chiede un cessate il fuoco permanente e il ritiro dell’occupazione israeliana dalla Striscia di Gaza”. Il gruppo palestinese ha poi ribadito “la sua posizione di disponibilità ad affrontare positivamente e costruttivamente qualsiasi proposta basata su un cessate il fuoco permanente, il ritiro completo dalla Striscia di Gaza, la ricostruzione, il ritorno degli sfollati a tutti i loro luoghi di residenza e il completamento di un serio accordo di scambio di prigionieri se l’occupazione dichiara il suo impegno esplicito in tal senso”.

Prosegue l’azione diplomatica Usa, incontro al Cairo sulla riapertura del valico di Rafah

“Abbiamo la possibilità di porre fine alla guerra a Gaza, riportare a casa gli ostaggi e alleviare le sofferenze del popolo palestinese con l’accordo di cessate il fuoco che è sul tavolo. Oggi ho parlato con diversi miei omologhi nella regione per sottolineare che Hamas dovrebbe accettare l’accordo”, ha scritto su X il segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha avuto colloqui telefonici con i ministri di Turchia, Giordania e Arabia Saudita. Domenica intanto, secondo quanto riferito dalla tv egiziana Al-Qahera, rappresentanti di Egitto, Israele e Stati Uniti si incontreranno al Cairo per discutere della riapertura del valico di Rafah.

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