Omicidio di Pescara, convalidato il fermo per i due minori. Negli atti anche i selfie dopo l’assassinio di Thomas

26 Giu 2024 18:22 - di Redazione
pescara thomas

Restano nei carceri minorili dell’Aquila e di Roma i due sedicenni indagati per l’assassinio di Thomas Christopher Luciani, 17 anni, di Rosciano (Pescara), ucciso a coltellate domenica scorsa nel parco ”Robert Baden Powell” a Pescara. I due, davanti al gip del Tribunale di minori dell’Aquila che ha convalidato il fermo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Nel pomeriggio di oggi è stata effettuata l’autopsia sul corpo del ragazzo, intanto nuovi elementi sulla sera dell’omicidio emergono, oltre che dalle testimonianze, dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e dalle foto nei cellulari.

Elementi che contribuiscono a ripercorre quasi passo passo ciò che è avvenuto. Nel provvedimento di fermo ci sono il selfie in spiaggia dopo il delitto e le riprese delle telecamere in cui si vede Thomas Christoper Luciani entrare nel parco Baden Powell insieme al gruppo di coetanei, senza più uscirne.

Davanti all’ingresso di quello stesso parco ora campeggia un grande striscione con la scritta “Crox vive”. A lasciarlo, in memoria del ragazzo, sono stati probabilmente amici e conoscenti della giovane vittima, alla quale oggi il consiglio regionale ha tributato un minuto di silenzio. Intanto prosegue il viavai di cittadini sul luogo del delitto: ora dopo ora, aumentano i fiori e i biglietti lasciati sul recinto dell’area verde. Proprio nel parco, alle 19:30, è prevista una fiaccolata in memoria di Thomas.

“Vediamo spesso ragazzini con atteggiamento sospetto e circolano di frequente voci circa lo spaccio e il consumo di droga“, hanno detto all’agenzia di stampa Ansa alcuni cittadini di Pescara, a proposito del parco Baden Powell. Il delitto che ha scosso la città sta facendo emergere un altro problema: la facilità con cui i giovanissimi accedono alla droga. Lo stesso gruppetto di ragazzi protagonisti di questa terribile vicenda, subito dopo l’assassinio di Thomas, ha acquistato della droga, del “fumo”, poi consumata in spiaggia. Un fatto emerso dal racconto del testimone chiave, il ragazzo che domenica sera ha fatto scoprire l’accaduto. Il 16enne ha riferito, nella sua testimonianza, “quando eravamo al parco” due amici, non i presunti assassini, “sono andati a parlare con due ragazzi, dopo aver saputo che Christopher era stato accoltellato” e lì li ha visti mentre “stavano comprando la droga”. “Ricordo che” due ragazzi del gruppo, ha raccontato un altro dei giovani nella sua testimonianza, confermando le dichiarazioni dell’amico, “nel parco hanno acquistato 10 euro di ‘fumo’ che poi hanno fumato in spiaggia”. Il gruppetto, infatti, dopo il delitto, è andato al mare, in uno stabilimento balneare del centro.

 

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