Opposizione senza freni: alla Camera urla “Fuori i fascisti” e canta “Bella Ciao”. Bagarre anche al Senato

13 Giu 2024 14:31 - di Luciana Delli Colli
camera bella ciao

All’indomani della bagarre di ieri alla Camera, l’opposizione ha deciso di continuare ad alzare la tensione, tanto a Montecitorio quanto al Senato. Così nel primo giorno di G7 ha fatto rimbalzare dal Parlamento un’immagine davvero poco edificante delle istituzioni, con senatori di minoranza che occupano i banchi del governo e deputati che cantano “Bella ciao” e urlano “fuori i fascisti dal Parlamento”. E provano a tenere in ostaggio l’Aula contestando la dizione di “disordini” acquisita dal processo verbale rispetto al giorno prima e pretendono che si metta agli atti “aggressione politica” prima ancora che la dinamica di quanto accaduto sia chiarita dal Var e non affidata a testimonianze confuse.

“Bella Ciao” e “Fuori i fascisti”: l’opposizione alza ulteriormente la tensione alla Camera

Alla Camera, dove è in discussione l’Autonomia, l’opposizione voleva che si mettesse a verbale una “aggressione” al pentastellato Leonardo Donno ancora prima dell’istruttoria dettagliata per accertare i fatti. Istruttoria per altro considerata “doverosa” dalla maggioranza, perché, ha commentato il capogruppo di FdI, Tommaso Foti, “gli episodi sono diversi e tutti censurabili”. La modifica al processo verbale è stata respinta dal voto. Così, non paghi, i deputati di opposizione sono andati avanti con la sceneggiata, urlando dai propri banchi “fuori i fascisti dal Parlamento” e intonando nuovamente “Bella Ciao”, fino a costringere la presidenza di turno a sospendere la seduta. Di fatto si è trattato della riedizione della sceneggiata del derby di ieri con la Decima, con la scusa di una dichiarazione del leghista Andrea Crippa, che commentando in Transatlantico con i giornalisti i fatti del giorno prima ha detto che ”il comunismo ha fatto migliaia di morti. Bella Ciao richiama il comunismo e quindi, cantare il comunismo in Aula, richiama un periodo tragico, nero, oscuro della storia. Tra la ‘Decima’ che è un corpo di incursori della Marina Militare e il comunismo che ha fatto un migliaio di korti, io credo che richiamare il comunismo sia un po’ peggio che richiamare degli incursori della Marina…”.

Sceneggiata anche al Senato: occupati i banchi dell’opposizione

A Palazzo Madama, dove è in discussione il premierato, durante il dibattito l’opposizione hanno alzato delle bandierine tricolore, una mossa alla quale la maggioranza ha risposto cantando l’Inno di Mameli. Successivamente alcune senatrici di Pd, M5s e Avs, mentre l’Aula del Senato era sospesa, hanno occupato i banchi del governo, rendendo più complesso il tentativo di riportare all’ordine. “Le sceneggiate a cui stiamo assistendo nel corso della discussione sul premierato non rendono onore all’Aula del Senato. Vedere la sinistra protestare sventolando il tricolore è a dir poco imbarazzante. Una mera strumentalizzazione da parte di chi in passato, forse vergognandosene, copriva la bandiera nazionale con quella rossa con falce e martello. La verità è che sono allergici alla democrazia e non tollerano che gli italiani possano scegliere con il proprio voto il prossimo presidente del Consiglio”, ha commentato il senatore di FdI Sandro Sisler.

Qui il video della sceneggiata dell’opposizione alla Camera

 

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