Orban scalda i muscoli per il semestre Ue. Il cubo di Rubik e lo slogan trumpiano “Make Europe Great Again”

22 Giu 2024 13:59 - di Stefania Campitelli
Orban Ue

Il premier ungherese Viktor Orban scalda i muscoli per il semestre di presidenza Ue che si apre il prossimo 1 luglio. Lunedì 24 sarà a Roma dove alle 18 è previsto il faccia a faccia con la premier Giorgia Meloni. Sfide e fantasia. Il motto scelto scelto dal premier magiaro per inaugurare la sua presidenza di turno europea non lascia dubbi sulla matrice trumpiana.  L’Ungheria lancia lo slogan “Make Europe Great Aagain” al trumpiano “Make America Great Again”. Quello della campagna elettorale con cui Donald Trump nel 2016 sconfisse l’avversaria democratica Hilary Cliton. L’ammirazione di Orban per l’ex presidente Usa in pista per il bis non è un mistero.

Orban sceglie Trump come slogan per il semestre Ue

“Ho conosciuto il presidente Donald Trump come un uomo d’onore. Come presidente ha sempre messo l’America al primo posto, si è fatto rispettare in tutto il mondo e ha usato questo rispetto per costruire la pace”, ebbe a dire qualche tempo fa. “Il motto descrive l’idea che l’Europa è in grado di diventare un attore globale indipendente in questo mondo in trasformazione”, spiega orgoglioso il ministro ungherese per gli affari europei János Bóka. Poi avverte che non c’è nessun déjà vu. “Non so se Donald Trump abbia mai voluto rendere l’Europa di nuovo grande”.

“Make Europe great again”

Il logo scelto dall’Ungheria per il semestre Ue, invece, ricorda il cubo di Rubik, ideato dallo scultore nato a Budapest ottant’anni fa. Il rompicapo su cui generazioni di ragazzi si cimentano ormai da 50 anni che è passato da leggenda nazionale a simbolo europeo. “Richiede ingegno, creatività e pensiero strategico”, spiegano dallo staff del premier. Semplice, ma molto complicato: il famosissimo puzzle tridimensionale – spiega Orban – fa capire che per avere successo, è necessaria molta fortuna, ma anche sapersi porre le buone domande.

Il logo magiaro riprende il famoso cubo di Rubik

Denso anche il programma del semestre europeo ungherese. “L’Ungheria assume la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea in un momento di circostanze e sfide straordinarie” si legge nelle premesse del programma che pone l’accento sul “ritardo” di Bruxelles “rispetto ai suoi concorrenti globali”. Tra le principali problematiche vengono elencate “la migrazione illegale, la vulnerabilità dell’approvvigionamento internazionale, le catastrofi naturali  e l’impatto del cambiamento climatico e l’impatto delle tendenze demografiche”.

Il premier contro l’alleanza Ue guidata dal Ppe

In queste ore Orban ha puntato il dito contro un’alleanza Ue guidata dal Ppe, che bolla come “una coalizione in favore della guerra e dell’immigrazione e contro l’economia”. Il premier  accusa il suo ex gruppo al Parlamento europeo di aver assunto posizioni proprie della sinistra. In una intervista radiofonica ha attribuito “un ruolo diabolico” al tedesco Manfred Weber, presidente del Ppe. Orban è convinto che l’alleanza con i socialdemocratici sia stata già “stretta”, come si è visto nell’incontro informale dei leader dello scorso lunedì dopo il voto.

La coalizione dei popolari porta l’Europa in guerra

Secondo il leader di Fidez, la coalizione scelta dai popolari “porta l’Europa alla guerra. Non ha senso voler sconfiggere la Russia se implica un prezzo elevato che non vale la pena pagare”. Orban sostiene che la maggioranza starebbe attuando un presunto piano ordito da George Soros, che a suo dire prevedrebbe l’arrivo di 1 milione di migranti in Europa ogni anno. L’accusa è pesante: “In Europa – dice – è in atto uno scambio di popolazione. La popolazione bianca europea sta diminuendo, mentre il numero dei migranti musulmani sta aumentando radicalmente”.

 

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