Putin da Kim: tra sorrisi stucchevoli, convenevoli e giri in Limousine, siglano un patto di mutuo soccorso (video)

19 Giu 2024 20:40 - di Chiara Volpi
Putin da Kim

Andare a Oriente per sfidare l’Occidente, l’abbraccio tra i despoti Vladimir Putin e Kim Jong-un per irretire le democrazie del globo si è consumato tra i flash dei fotografi e con le immagini rilanciate su media e web in tutto il mondo. Siparietti compresi: come i tanti che i video che inondano i social non fanno che far rimbalzare da un account a un altro, immortalando (come testimoniano i video riportati di seguito da Youtube) convenevoli stucchevoli tra i due capi di Stato comunisti alle prese con cerimoniali e riti diplomatici che poco si addicono alla loro fama di ingombranti uomini soli al comando. Ma procediamo con ordine.

Putin in visita ufficiale dall’ami-alleato Kim Jong-un

Partendo dalle immagini registrate da media e rilanciate dai social, allora, sono proprio gli imbarazzanti convenevoli e gli stucchevoli sorrisi tra i due, e i fotogrammi che registrano le tappe di una calorosa accoglienza riservata dal dittaore nordcoreano all’amico e alleato presidente russo, che commentano da sole quanto e come il patto di assistenza reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi, e l’impegno comune a combattere “le pratiche neocolonialiste” dell’Occidente, a partire dalle sanzioni, siano il collante di un’alleanza fondata sulla comune ostilità e diffidenza nutrite nei confronti del mondo occidentale.

Putin e Kim siglano un patto di muto soccorso (e difesa reciproca)

Non stupisce allora che, come rileva opportunamente l’Ansa, «la visita di Vladimir Putin a Pyongyang, conclusa da un invito al “caro compagno Kim Jong-un” a recarsi a Mosca, riporti alla memoria il mondo diviso in due dalla Guerra Fredda. Con il 38esimo parallelo che torna ad essere una delle frontiere della sfida tra Mosca, impegnata a sostenere la Corea del Nord, e Washington, alleata del Sud». Con il dittatore Kim che, confermando l’appoggio a Mosca nel conflitto in Ucraina, ha provocato la reazione veemente di Kiev, con il consigliere della presidenza Mykhailo Podolyak arrivato a chiedere alla comunità internazionale «un approccio più rigoroso per arrivare ad un vero isolamento» della Corea del Nord e della Russia.

I due leader si mostrano affiati e sorridenti, ma…

I due sodali capi di stato comunisti appaiono fraternamente uniti tra loro, ma sempre più soli ed esclusi dal gruppo delle relazioni internazionali. Oltre che fuori dagli schemi del tempo. Come sottolineato – sempre a proposito di video e immagini sulla visita istituzionale che rimbalzano numerose dal web – e che riprendono guardie a cavallo. Bambini con i palloncini. Gigantografie dei due leader e, ai loro piedi, la folla radunata sulla Piazza Kim Il Sung che saluta tra applausi e inni, la prima visita di Putin a Pyongyang dal 2000.

Cibo, petrolio e sostegno: ecco cosa Pyongyang guadagna da Mosca

E allora, che la festa si celebri: e poco importa che lo zar e il dittatore di Pyongyang abbiano trattato su armi in cambio di cibo e beni di prima necessità. Ma anche riguardo a petrolio raffinato e satelliti per migliorare le capacità militari e nello spazio: perché questo la Corea del Nord guadagnerebbe dai buoni rapporti con la Russia e dagli accordi firmati. Oltre al sostegno politico e internazionale di Mosca che, come membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha reso più difficile l’inasprimento delle sanzioni contro Pyongyang. Perché alla fine della fiera, isolato a livello mondiale e Paese tra i più poveri al mondo, la Corea del Nord ha comunque solo da guadagnare dal rapporto con la Russia.

Mentre Putin punta a dimostrare che Mosca e il suo leader non sono soli

E anche Putin, con la sua trasferta contrassegnata da insoliti e improbabili sorrisi sferrati a destra e a manca, ha voluto dimostrare, recandosi a Pyongyang, che Mosca non è sola. Così, con buona pace di pregressi e conseguenze, poco dovrà incuriosire sudditi nord-coereani e popolazioni russe, del contenuto del due ore di faccia a faccia tra i due leader. O del perché abbiano firmato un accordo Globale di Partnership strategica che Putin e Kim hanno avviato prima con le rispettive delegazioni. Poi, a tu per tu, nei colloqui previsti in agenda, e su cui vige il più stretto riserbo.

E via coi reportage sulla seconda Aurus, un pugnale e le tazze da tea che Putin ha donato a Kim

Quel che rileva la giostra mediatica sono i giri in Limousine. O per esempio, tra gli altri la Tass, il dono di un’auto di lusso da parte di Putin all’ami-alleato Kim: un’altra Aurus. Ma anche un set da té e un pugnale. Regali di cui dà conto addirittura il consigliere della presidenza, Yury Ushakov. E di cui l’agenzia citata riporta finanche una “dovuta” precisazione: «Questa è la seconda Aurus, non la terza donata a Kim». E allora il dubbio sorge spontaneo: non sarà che, come ha commentato Andrei Lankov, analista specializzato nelle relazioni fra Mosca e Pyongyang alla Kookmin University di Seul, in un’intervista al Washington Post: «C’è così tanta sfiducia reciproca fra i due Paesi che l’attuale miglioramento delle relazioni bilaterali è trascinato da circostanze definite dalla situazione»? Ai posteri l’ardua sentenza…

Sotto due video che registrano diversi momenti della visita di Putin a Kim Jong-un

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