Sanità, la cura del governo per le liste d’attesa: visite anche nel week end. In Cdm il decreto d’urgenza
Avanti tutta con la cura d’urto del governo sul cancro delle liste d’attesa nella sanità pubblica, un autentico dramma che viene da lontano. Il decreto legge, messo in piedi dal ministro Orazio Schillaci, sarà proposto domani al tavolo del Consiglio dei ministri. Sarà un provvedimento d’urgenza, che mette fine al giallo sullo strumento legislativo scelto, a mettere mano al complesso lavoro portato avanti dal Ministero in queste settimane. Non un disegno di legge, come si era ventilato nelle ultime ore, che avrebbe richiesto tempi più lunghi.
Liste d’attesa, domani il decreto d’urgenza in Cdm
Tra le novità previste l’estensione delle visite al week end. L’ultima bozza prevede, all’articolo 10, che “per ridurre i tempi delle liste di attesa e di evitare le degenze prolungate dovute alla mancanza di disponibilità per gli esami diagnostici, le visite diagnostiche e specialistiche possono essere effettuate nei giorni di sabato e domenica. E la fascia oraria per l’erogazione di tali prestazioni può essere prolungata”.
Esami e visite diagnostiche anche nel fine settimana
Il decreto d’urgenza contiene molte misure d’impatto e di riorganizzazione del sistema sanitario che non hanno necessità di risorse cospicue, come le visite e gli esami nel fine settimana. Ma anche il Cup unico per la prenotazione e il monitoraggio dei tempi che sarà affidato all’Agenas. Le altre misure, che necessitano di una copertura finanziaria, dovrebbero invece finire in un Disegno di legge ad hoc. Tra queste il ruolo delle farmacie e la medicina specialistica. Nel pomeriggio ci sarà una riunione tra i tecnici del ministero della Salute e le Regioni per trovare una strada comune per la sostenibilità dei provvedimenti.
Nasce il sistema nazionale di governo per le liste d’attesa
Il corposo decreto legge prevede un Sistema nazionale di governo delle liste di attesa, che sarà governato da una Cabina di Regia presieduta dallo stesso ministro. L’interoperabilità tra Cup e la piena interoperabilità dei centri di prenotazione degli erogatori privati accreditati con i competenti Cup territoriali costituirà condizione preliminare, a pena di nullità, per la stipula degli accordi contrattuali per l’accreditamento delle strutture sanitarie. Compito dei Cup sarà anche quello di attivare un servizio di “Recall” per ricordare ai pazienti il loro appuntamento. Se questi non si presenteranno alla visita senza disdirla, dovranno pagare la prestazione.
Cresce il tetto di spesa per il personale
Cambia poi il tetto di spesa per il personale sanitario che diventa meno stringente. Così come le tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive svolte dal personale medico e del comparto sanitario. Arriva una nuova stretta per contrastare il fenomeno dei gettonisti in corsia e si introducono nuove misure nell’ambito della farmacia dei servizi.