Siracusa, bimbo di 10 anni muore precipitando in un pozzo artesiano. Torna l’incubo di Alfredino

27 Giu 2024 19:26 - di Sara De Vico

Una tragedia che riporta alla memoria quella di Alfredino Rampi del giugno del 1981. A Palazzolo Acreide, nel Siracusano, nei pressi di un centro estivo per disabili, un bambino di 10 anni è morto cadendo in un pozzo artesiano di circa 15 metri, per metà pieno d’acqua. Una donna, un’operatrice della cooperativa per bimbi disabili, ha provato a recuperarlo, calandosi con una corda, ha provato a rassicurarlo senza riuscire a raggiungerlo. La donna di 54 anni è stata salvata da una squadra del Nucleo speleo alpino fluviale e affidata alle cure mediche del 118. Il bimbo, purtroppo, è stato recuperato senza vita.

Siracusa, bimbo di 10 anni muore cadendo in un pozzo

La Procura di Siracusa ha aperto una inchiesta per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, sulla morte del bambino. Il piccolo partecipava a una gita organizzata dall’associazione Anffas quando, per cause da accertare, è finito nel pozzo. I magistrati stanno cercando di ricostruire la dinamica della tragedia e di capire se il pozzo fosse segnalato. Il piccolo sarebbe stato da solo. Si ipotizza che abbia fatto una passeggiata fino a imbattersi in quel pozzo profondo 15 metri e per metà coperto d’acqua, dove è precipitato. Probabilmente le sue urla hanno attirato le attenzioni dei responsabili del campo estivo e così una operatrice è andata in suo soccorso.

Una donna si cala con una corda ma non lo raggiunge

Il bimbo morto sarebbe il fratellino di un bimbo disabile. I due partecipavano a una escursione organizzata dalla “Fondazione Anffas di Palazzolo Acreide Doniamo sorrisi”. Stando alle prime ricostruzioni della tragedia il bambino sarebbe salito sulla lamiera che copriva il pozzo artesiano, il coperchio avrebbe ceduto e sarebbe precipitato per 15 metri finendo in acqua e annegando.

Torna l’incubo di Alfredino Rampi dopo 43 anni

La tragica morte del bimbo caduto in un pozzo a Palazzolo Acreide richiama immediatamente alla memoria quanto accaduto quarantatré anni fa al piccolo Alfredo Rampi. Il bimbo di 6 anni, morto nel 1981 in un pozzo artesiano dopo 60 ore di disperati tentativi di riportarlo in superficie. La tragedia di Alfredino inizia la sera del 10 giugno del 1981. I genitori del bambino, non vedendolo rientrare, lanciano l’allarme.

Sessanta ore appesi a un filo di speranza

Qualche ora più tardi un poliziotto avverte dei deboli lamenti provenire da un pozzo artesiano: è la voce del bambino. Da quel momento si susseguono diversi disperati tentativi di soccorso che però non avranno esito. Il 12 giugno arriva a Vermicino anche l’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini per seguire di persona l’andamento delle operazioni, che però non riusciranno a salvare la vita del bambino. La tragedia fu seguita passo passo da 21 milioni di italiani, incollati davanti alla diretta non stop della Rai a reti unificate.

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