Slovacchia, Fico riappare in video dopo l’attentato: “Perdono il mio assalitore, messaggero di odio”

5 Giu 2024 19:04 - di Alessandra Danieli

“Perdono il mio attentatore, che è evidentemente solo il messaggero del male e dell’odio politico che un’opposizione politicamente fallita e frustrata ha sviluppato in proporzioni ingestibili in Slovacchia”. Così il premier slovacco Robert Fico, gravemente ferito in un attentato il 15 maggio scorso, in un lungo video di 14 minuti pubblicato sul suo account Facebook.

Slovacchia, Fico torna a parlare dopo l’attentato

È la prima volta che torna a parlare dopo l’aggressione che lo ha ridotto in fin di vita. Il premier annuncia l’intenzione di tornare al “lavoro tra giugno e luglio, se tutto andrà come previsto”. Ma “sarà un piccolo miracolo”, aggiunge. Poi spiega che l’attacco ha causato seri danni alla sua salute. Il premier slovacco, che nell’attentato di Handlova ha riportato ferite multiple, dice di non provare odio nei confronti di chi gli ha sparato.

“Perdono il mio assalitore, strumento di odio politico”

“Non ho motivo di credere che si tratti di un attacco da parte di un pazzo solitario”, dice. Poi ringrazia i “grandi” medici dell’ospedale Roosevelt di Banska Bystrica dove era stato ricoverato subito dopo l’attentato. Sono loro che “hanno evitato il peggio”. Gratitudine anche per la struttura a Bratislava nella quale si trova adesso.  Fico dice anche che le sue opinioni sulla guerra della Russia contro l’Ucraina e altre questioni che differiscono nettamente dal pensiero mainstream europeo lo hanno reso un bersaglio. “È crudele affermarlo, ma il diritto di avere un’opinione diversa ha cessato di esistere nell’Unione Europea”.

La reazione dell’opposizione: ci ha delusi

La prima riapparizione in video del premier slovacco “è una delusione politica”. Lo ha detto il leader di Slovacchia progressista (Ps) Michal Simecka. “Sono contento che Robert Fico stia meglio. Sfortunatamente nulla è cambiato nella sua politica”, ha detto. “Per 14 minuti il primo ministro ha accusato i media, l’opposizione, gli artisti, l’Ue e i partner stranieri”, ha continuato Simecka. “Invece di contribuire alla riconciliazione sociale, ha definito l’attentatore ‘un attivista dell’opposizione’ e ha ripetuto teorie del complotto. Abbiamo tutti incrociato le dita per la sua guarigione; abbiamo tutti condannato l’attentato. Abbiamo tutti sperato che facesse passi in direzione della riconciliazione. Tuttavia, dalla sua prima apparizione, sembra che il primo ministro Fico abbia respinto tutto questo”.

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