Summit per la pace, Tajani a Zelensky: “Conti sull’Italia. Terremo l’Ucraina al centro della scena”

15 Giu 2024 20:27 - di Luciana Delli Colli
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Una “posizione chiara” per la pace e a difesa della “integrità territoriale dell’Ucraina”. All’indomani dei risultati ottenuti al G7 di Borgo Egnazia, Antonio Tajani ha ribadito il totale sostegno dell’Italia a Kiev nel corso del summit per la pace promosso a Burgenstock, in Svizzera, da Volodymyr Zelensky. “Signor Zelensky, conti sull’Italia, conti su di noi”, ha detto il vicepremier  e ministro degli Esteri, sottolineando che “il vertice è un appello alla pace”. Giorgia Meloni, rimasta in giornata ancora a Borgo Egnazia per concludere i lavori del G7, arriverà al summit domenica mattina.

Tajani al summit per la pace: “Signor Zelensky, conti sull’Italia”

Tajani ha ribadito che l’Italia, come presidente di turno del G7, “vuole mantenere l’Ucraina al centro dell’agenda nazionale e internazionale” e ha ricordato che a livello nazionale “stiamo approvando anche un nuovo pacchetto di aiuti militari, perché senza la difesa non esiste nemmeno la ricostruzione dell’Ucraina”. “Non siamo in guerra con la Russia, ma non ci sono buoni segnali” sulla volontà di Vladimir Putin, assente dal vertice, di “raggiungere la pace”, ha aggiunto Tajani, sottolineando che “la guerra potrebbe finire in ogni momento se la Russia cessasse la sua aggressione e ripristinasse l’integrità territoriale dell’Ucraina”. “Il nostro obiettivo – ha ribadito il titolare della Farnesina – è raggiungere una pace giusta”.

Al vertice in svizzera 101 Paesi e organizzazioni internazionali

“Siamo riusciti a riportare nel mondo l’idea che gli sforzi congiunti possono fermare la guerra e stabilire una pace giusta. Questa idea funzionerà sicuramente, perché il mondo ha potere”, ha detto Zelensky, inaugurando il summit. “Siamo riusciti a riunire, per ora, 101 Paesi e organizzazioni internazionali: è il numero di partecipanti che si è registrato qui in Svizzera, per il primo vertice di pace inaugurale. Alcuni altri Paesi e leader – ha proseguito il presidente ucraino – hanno mostrato interesse per il nostro vertice e hanno risposto all’impulso pacificatore del formula di pace, anche se oggi non sono presenti al primo vertice”.

Un “primo passo verso una pace giusta”

“Insieme, stiamo facendo il primo passo verso una pace giusta basata sulla Carta delle Nazioni Unite e sui principi fondamentali del diritto internazionale”, ha aggiunto poi Zelensky. È stato poi il suo capo di gabinetto, Andriy Yermak, parlando a margine dell’evento a dire che una volta che sarà approntato un “piano” per la pace in Ucraina con il contributo della comunità internazionale, l’Ucraina cercherà di presentarlo alla Russia in un “secondo summit, a livello di leader”. Con paletti chiari: “Nessun compromesso sull’indipendenza, sulla sovranità e sull’integrità territoriale”. Ovvero nessuna apertura è possibile sul piano presentato da Putin e giudicato irricevibile dai leader mondiali. “Mi sembra più un’iniziativa propagandistica che una reale ipotesi di negoziato”, ha detto anche Giorgia Meloni in occasione della conferenza stampa finale sul G7.

Gli Usa annunciano oltre 1,5 miliardi di nuovi aiuti per elettricità e civili

Il presidente russo Vladimir Putin “non chiede negoziati” con l’Ucraina, “chiede la resa” di Kiev, ha detto tra gli altri la vicepresidente degli Usa Kamala Harris nel suo intervento al summit in Svizzera. “Noi stiamo con l’Ucraina non per carità, ma perché è nostro interesse strategico”, ha aggiunto Harris, annunciando nuovi aiuti all’Ucraina per oltre 1,5 miliardi di dollari, indirizzati in particolare a energia e sostegno ai civili. La Russia “è un membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu: ciò nonostante, viola senza vergogna i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite. Il presidente Joe Biden e io continueremo a sostenere l’Ucraina, imponendo costi alla Russia. Continueremo a lavorare per una pace giusta e duratura. Gli Usa condividono la visione del presidente Volodymyr Zelensky sulla fine di questo conflitto e su come porre fine alle sofferenze del popolo ucraino”.

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