Trump-Biden: il tycoon stravince. “Penoso Joe”, è panico tra i democratici. Friedman: deve ritirarsi
Niente stretta di mano, attacchi reciproci, battute e scivoloni per un duello da record. Il big match tra Joe Biden e Donald Trump sul ring della Cnn per il primo confronto tv in vista delle presidenziale (3 ore italiane) incorona un solo vincitore: il leader tycoon che ha mandato a tappeto l’avversario. Novanta lunghissimi minuti nello studio di Atlanta per il presidente uscente, apparso subito disorientato e confuso.
Biden-Trump, un match tv storico
Analisti, commentatori e social sono d’accordo: Biden ha annaspato, c’è chi parla di “performance penosa”, tanto da preoccupare seriamente lo staff e gli elettori democratici. Se il presidente in carica doveva tranquillizzare sulla sua tenuta fisica e mentale, il duello televisivo è stato un disastro. Biden è apparso tremante, voce rauca, ha balbettato, si è perso nei concetti ed è riuscito a sferrare pochi colpi sui tanti punti deboli del suo rivale.
Instant poll della Cnn: il tycoon ha vinto
“Trump ha vinto il big match televisivo con Joe Biden”. È il verdetto di un instant poll della Cnn condotto via messaggi di testo tra 565 elettori statunitensi registrati che hanno assistito al confronto in diretta tv. Le percentuali sono nette. Secondo il 67%, l’ex presidente ha avuto una performance migliore. “Biden è sembrato un po’ disorientato. È diventato più forte man mano che il dibattito è andato avanti. Ma a quel punto, penso che il panico già serpeggiasse”. Così David Axelrod, già stratega delle campagne elettorali di Barak Obama e commentatore politico della Cnn.
Panico tra i democratici, non può continuare
“È difficile sostenere che Biden debba essere il nostro candidato”, ha dichiarato un operativo del partito democratico. “La questione principale che doveva dimostrare al popolo americano era che avesse l’energia e la resistenza. E non l’ha fatto”, ha detto Kate Bedingfield, ex direttrice della comunicazione della Casa Bianca. Per Van Jones, consigliere speciale di Obama, la performance di Biden “è stata penosa”. Impietoso anche Thomas Friedman: il presidente Joe Biden dovrebbe fare un passo indietro e ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca. È l’analisi del tre volte premo Pulitzer apparsa in un editoriale sul New York Times. “Il presidente Biden è mio amico. Deve ritirarsi dalla corsa”, scrive, “il dibattito mi ha fatto piangere. Non riesco a ricordare un momento più straziante nella campagna presidenziale americana nella mia vita”.
Friedman: il mio amico Joe deve ritirarsi
Per Trump tutto liscio o quasi. Si parte dal ruolo degli Usa nello scacchiere internazionale. “C’è l’articolo 5 della Nato: un attacco a uno è un attacco a tutti, se dopo l’Ucraina tocca alla Polonia, che succede?”, chiede Biden. “Metterei fine alla guerra prima di assumere l’incarico”, dice Trump rispolverando un cavallo di battaglia. Biden tossisce, si schiarisce la voce, parla male. E il tycoon affonda il colpo in un paio di occasioni (“Nessuno ha capito cosa ha detto”) mentre Biden prova a rilanciare attaccando “il criminale condannato che ha fatto sesso con una pornostar”.
Gli affondi reciproci sull’età avanzata
Nel confronto tv entra in campo l’età. Il presidente ha 81 anni, l’ex presidente 78. Trump cita i risultati ottenuti in “due test cognitivi, brillantemente superati. Vorrei che anche lui si sottoponesse a un test. Mi sento in forma come 25-30 anni fa, credo di aver perso anche peso”. “Il mio handicap è sceso a 6. Sarei felice di giocare a golf se lui si portasse da solo la borsa…”, la replica di Biden. “Handicap a 6… – chiosa Trump- ho visto com’è il tuo swing… Questa è la bugia più grande di tutta la serata”.
Le battute di Trump sempre all’attacco
I momenti migliori di Biden sono davvero pochi. È riuscito a sferrare qualche buon colpo parlando dell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Trump invece è riuscito, quasi sempre, a giocare la partita che volevano i suoi collaboratori. Non ha esondato come nel primo dibattito del 2020 (stavolta i moderatori potevano chiudere i microfoni, in caso), e pur in assenza di pubblico è riuscito a veicolare il suo messaggio: la presidenza Biden “è la peggiore di sempre”. Non è mancata qualche battuta memorabile, come quando Biden si è impappinato sul tema della salute e ha chiuso una frase dicendo “We beat Medicare”, “abbiamo sconfitto (o picchiato) l’assicurazione sanitaria federale”.
Perché mandare Biden allo sbaraglio?
È stato un dibattito record: mai si era fatto così presto nella corsa alla presidenza. In genere si aspettano le convention con le investiture ufficiali, ma stavolta il risultato era così scontato che è stato il campo di Biden a chiedere di farlo subito. C’è chi si chiede perché abbiano voluto mandare l’anziano candidato democratico allo sbaraglio. Purtroppo per loro, si parlerà di questo dibattito, e dell’inciampo di Biden, per settimane. Il secondo e ultimo confronto si dovrebbe svolgere a settembre e da qui ad allora il coro di chi chiede a Biden un passo indietro sarà assordante.