Trump, raccolta record per la campagna del tycoon dopo la condanna: in 24 ore versati 53 milioni di dollari

1 Giu 2024 18:56 - di Redazione

Raccolta record di fondi per Donald Trump, dopo la condanna nel processo Stormy Daniels. Nelle 24 ore successive all’annuncio, giovedì scorso, del verdetto dei 12 giurati nel processo di New York, alla campagna elettorale dell’ex presidente sono stati versati quasi 53 milioni di dollari.

Raccolta record di fondi per Trump dopo la condanna

La notizia è data Eric Trump, intervistato da Fox News, sottolineando che questa mobilitazione di sostenitori per il padre batte tutti i record. “Quello che è straordinario è che il precedente record di raccolta in un giorno è stato nel 2016, con 16 milioni di dollari in 24 ore”, ha detto. Dopo la conferenza stampa del leader tycoon, che ha accusato il ‘corrotto Biden’ e la Casa Bianca di aver aggiustato il processo, definito truccato, cresce la mobilitazione dei fan di Trump. Che – come riporta il New York Times – trascorre il sabato sera a un incontro dell’Ultimate Fighting Championship a Newark, in New Jersey. L’appuntamento punta a trasmettere l’immagine di un ex presidente forte e sereno nonostante la condanna.

Versati 53 milioni di dollari in 24 ore

È la prima volta nella storia degli Stati Uniti che un ex presidente americano subisce una condanna in un processo penale. Ed è anche la prima volta di un condannato che corre per la Casa Bianca come pregiudicato. L’opinione pubblica americana è divisa. C’è chi come Paul è convinto che il verdetto dei giurati del processo a Manhattan sia un modo per ostacolare la corsa alla Casa Bianca dell’ex presidente: “Non posso realmente parlare di un processo in cui un ex presidente viene condannato per la prima volta. Io credo che questa sia una persecuzione politica. Non è un caso che la condanna sia arrivata a ridosso delle prossime elezioni”.

L’opinione pubblica è divisa a metà

In tanti come Jack, invece, si chiedono a quale tipo di condanna andrà incontro l’ex presidente Usa in corsa per un secondo mandato. Il giudice Juan Merchan, che il prossimo 11 luglio, quattro giorni prima della convention repubblicana, si pronuncerà sulla sentenza di condanna, la pensa così. “Ovviamente Donald Trump parla di processo farsa. Ma ciò che adesso bisogna capire è se questa condanna si ridurrà solamente a una multa oppure se c’è il rischio concreto che possa finire in carcere”.

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