Uccise una dottoressa 22 anni fa: Raimondo Gaspa arrestato di nuovo a Roma per stalking

17 Giu 2024 15:28 - di Marta Lima

Dall’omicidio allo stalking, dopo 22 anni. Raimondo Gaspa deve tornare in prigione dopo un episodio allarmante, accaduto a Roma, dopo che nel 2002 a Sassari, aveva ucciso Monica Moretti, la dottoressa di cui si era invaghito. Dopo averla colpita con pugni e strangolata, l’aveva accoltellata 51 volte. “La chiamavo, ma non voleva conoscermi. Mi sono innamorato all’ospedale, ma lei non voleva saperne di me. Così ho deciso di andare a casa sua”, aveva dichiarato l’uomo, condannato nel 2005 a 30 anni di reclusione. Grazie a una serie di permessi, Gaspa era riuscito a ottenere una serie di benefici entrando in contatto con una ragazza conosciuta proprio in carcere, durante i colloqui con i parenti, perché fidanzata di un altro recluso. L’ha iniziata a perseguitare e da lì, per la donna, è iniziato l’incubo. Scarcerato lo scorso 21 aprile dal carcere di Rebibbia, Gaspa ha continuato con le molestie.

Raimondi Gaspa di nuovo in arresto

Il 9 maggio, le indirizzava inquietanti proposte di natura sessuale, nel corso delle quali riferiva alla donna di averla anche vista al supermercato. Sempre il 9 maggio, Gaspa ha fatto alla giovane 7 telefonate consecutive. E ancora, il 21 maggio, altre due chiamate utilizzando numeri sconosciuti alla giovane. Secondo il gip che ha firmato l’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, Gaspa “risulta a oggi attinto da un irrefrenabile impulso criminale che lo ha portato a riprodurre, a poche ore dalla sua scarcerazione dopo 22 anni ristretto per l’omicidio volontario della donna di cui si era invaghito nel 2002, gravi condotte illecite ponendo in essere comportamenti criminosi che denotano una vera e propria serialità”.

Il commento rabbioso della sorella della vittima Monica Moretti

A nuovo arresto di Raimondo Gaspa mi lascia sgomenta, ha scontato 22 anni di galera per aver ucciso e bruciato mia sorella e appena tornato in libertà ha perseguitato un’altra ragazza di cui si era invaghito. Stesso identico copione a quello che il 23 giugno 2002 ha avuto come epilogo l’omicidio di Monica e che per caso non si è concluso in modo identico”. A parlare all’Adnkronos è Debora Moretti, sorella di Monica, all’epoca una apprezzata urologa di 38 anni uccisa a Sassari da Raimondo Gaspa, l’uomo che si era invaghito di lei e che è stato di nuovo arrestato a Roma dai carabinieri. “Per persone come lui non esiste riabilitazione – dice – non è possibile farli uscire, reinserirli nella società. Mia sorella è morta, mio padre straziato dal dolore non c’é più e io e mia madre stiamo scontando un ergastolo senza sconti di pena”.

“Quest’uomo, che non ha mai chiesto perdono per quello che ha fatto, ha continuato una volta fuori a fare quello che faceva prima e questo vuol dire che evidentemente c’é qualcosa che non funziona nel sistema – continua – Avevo 34 anni quando mia sorella è stata uccisa, da allora la mia vita è rovinata. In tutti questi anni non abbiamo mai parlato, siamo stati sempre composti, mia mamma mi ha detto di non essere nemmeno in grado di odiare l’uomo che le ha portato via la figlia; e lo Stato come ci ripaga? Rimettendo in libertà l’assassino di Monica dopo 22 anni. Libero di tornare a fare ciò per cui è finito in carcere. Sono arrabbiata, amareggiata, molto delusa dalla giustizia che concede troppe attenuanti, al punto che mai nessuno sconta la pena che gli viene inflitta. Ci saremmo aspettati una pena più adeguata a un omicidio, proprio perché mai vorremmo che altri possano subire quello che abbiamo subito noi”.

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