Ursula von der Leyen festeggia: abbiamo vinto, il Ppe è il partito più forte e farà argine contro gli estremismi

9 Giu 2024 22:03 - di Redazione

Il Partito popolare europeo rivendica la presidenza della Commissione europea dopo le prime proiezioni che indicano il Ppe ancora primo partito in Europa con la candidata Ursula von der Leyen: il vincitore delle elezioni ha ora il diritto di nominare il presidente della Commissione, ha affermato a Bruxelles il capo del Ppe Manfred Weber. I timori per l’ascesa dei partiti antieuropei “che vogliono distruggere l’Europa” non si sono concretizzati, ha aggiunto Weber.

“Oggi è un buon giorno per il Ppe. Abbiamo vinto le elezioni europee, amici miei. Siamo il partito più forte, siamo l’àncora di stabilità. Insieme ad altri costruiremo un bastione contro gli estremismi di sinistra e di destra. Li fermeremo!”, ha detto Ursula von der Leyen parlando nella sede del Ppe a Bruxelles.

Questa campagna elettorale è stata “una delle esperienze migliori e più belle della mia vita politica. Ho visto un livello elevatissimo di fiducia nei confronti del nostro partito in Europa”, ha detto accompagnata dai cori ‘Ursula, Ursula’ scanditi dai sostenitori. “Quello che i cittadini si aspettano da noi è che sapremo realizzare un’Europa forte”, ha sottolineato la candidata di punta del Ppe. “Stasera dobbiamo celebrare il nostro successo il più possibile, trascorriamo una bella e lunga notte, ma da domani dobbiamo lavorare per l’Europa, per i cittadini europei”, ha concluso.

Allo Stanhope hotel, a 700 metri di distanza dall’Eurocamera, i fedelissimi  festeggiano la prima proiezione che vede il Ppe saldo in testa lanciando palloncini viola – il colore simbolo della campagna di von der Leyen. Nella sala conferenze allestita per l’occasione i muri sono tappezzati dei manifesti elettorali con impresso lo slogan di von der Leyen, alla ricerca del bis alla guida della Commissione europea: “Più di un’Unione, l’Europa è la nostra casa”. Una sua possibile alleanza con l’estrema destra, affermano dall’entourage di von der Leyen, sembra esclusa. I suoi paletti, ripetono i supporter, sono chiari: i futuri alleati dovranno essere “europeisti, pro-Kiev e a favore dello stato di diritto”.

La ‘maggioranza Ursula, secondo le stime aggiornate poco fa dal Parlamento Europeo, tiene, con 401 voti (oggi ne ha 417). Sulla base di exit poll in 15 Paesi Ue e di sondaggi sulle intenzioni di voto in altri 12, il Ppe otterrebbe 186 seggi (contro 176 nel 2019), l’S&D 133 (contro 139), Renew 82 (da 102). Segue l’Ecr con 70 (da 71), l’Id 60 (da 49), Verdi 53 (da 71), Sinistra 36 (da 37). Vanno aggiunti 50 Non Iscritti e 50 altri (forze politiche non presenti in Parlamento).

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