“Abbiamo fallito sulla protezione di Trump”: il mea culpa della direttrice Cheatle alla Camera Usa (video)

22 Lug 2024 16:45 - di Davide Ventola

La direttrice del Secret Service, Kimberly Cheatle, ha riconosciuto che l’agenzia ha fallito nella sua missione di prevenire il tentativo di omicidio dell’ex presidente Donald Trump. “Abbiamo fallito”, ha detto Cheatle, che sta affrontando richieste di dimissioni, durante la testimonianza davanti alla Commissione per la Supervisione e la Responsabilita’ della Camera.

“Come direttrice dell’ United States Secret Service, mi assumo la piena responsabilità di ogni falla nell’apparato di sicurezza”, ha detto ancora nella sua dichiarazione di apertura.  “Dobbiamo imparare da quello che è accaduto e muoveremo mari e monti per assicurarci che un incidente come quello del 13 luglio non accada più – continua la dichiarazione di Cheatle – il pensiero di quello che avremmo dovuto fare diversamente non mi abbandona mai”. ”La nostra missione non è politica, ma è letteralmente una questione di vita e di morte, come i tragici eventi del 13 luglio ci hanno ricordato – proseguirà la direttrice – ho piena fiducia negli uomini e le donne del Secret Service, si meritano il nostro sostegno nel portare avanti la nostra missione protettiva”.

“Con Cheatle direttrice nessuno è al sicuro, si dimetta”

La direttrice dei Secret Service Kimberly Cheatle dovrebbe dimettersi: lo afferma il presidente della commissione di sorveglianza della Camera James Comer nelle dichiarazione preparate per l’udienza di testimonianza di Cheatle al Congresso dopo la mancata prevenzione dell’attentato a Trump. “I servizi segreti hanno una missione a rischio zero, ma è fallita il 13 luglio e nei giorni precedenti il comizio di Trump”, afferma Comer. “La conclusione è che sotto la guida del direttore Cheatle, ci chiediamo se qualcuno sia al sicuro. Non lo sono ne’ il presidente Biden né la First Lady, né la Casa Bianca né i candidati presidenziali”.

Le accuse di Trump: il cecchino era sul tetto nonostante le segnalazioni della gente

“Come ha fatto qualcuno ad andare su quel tetto e come mai non è stato notificato? Perché la gente ha visto che era sul tetto”. Ad una settimana dal tentativo di assassinio, Donald Trump è andato all’attacco del Secret Service, da giorno accusato dai repubblicani di gravissime falle nella sicurezza nel giorno del fallito attentato al tycoon.

“C’erano miei sostenitori che urlavano, una donna con la maglietta rossa gridava ‘uomo sul tetto’ ed altre persone allora hanno detto ‘c’è un uomo sul tetto, ha un’arma'”, ha detto ancora il tycoon in un’intervista a Fox News. “E questo succedeva un po’ prima che io salissi sul palco, così avresti pensato che qualcuno avrebbe fatto qualcosa”, ha aggiunto.

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