Antisemitismo, parla il presidente della Fondazione Maccabi: “Il vero pericolo è a sinistra”

2 Lug 2024 14:46 - di Diego Corti
antisemitismo

C’è un antisemitismo serio e pericoloso che non proviene da destra, ma dalla sinistra europea. A dirlo, in un’intervista a Il Giornale, il presidente della Fondazione Maccabi, Vittorio Pavoncello, che fa una disamina approfondita del fenomeno.

“Si dicono antifascisti per nascondere l’antisemitismo”

“Sui social e sui giornali che appartengono a certi gruppi vengono usati dei termini che portano a un antisemitismo latente”, dice Pavoncello nell’intervista al quotidiano milanese e parla di, “personaggi che si definiscono antifascisti e accusano noi ebrei con termini razzisti e vergognosi di essere felici che l’estrema destra vinca in Francia. Questi signori scrivono: Adesso voi avete i nipotini di Vichy che si dicono sionisti. Siete contenti? oppure: Tenetevi stretti i vostri amichetti. Questo voi in riferimento a una religione è intrinsecamente razzista e antisemita”.

“Le università israeliane boicottate”

Nell’intervista Pavoncello dice ancora che, “Sono pochi i docenti che si sono opposti al boicottaggio delle università israeliane, le quali non rappresentano il governo di Israele. Vanno avanti con slogan come apartheid e genocidio. Ma non solo. In questi giorni poi, durante il Glastonbury Festival che ricalca il Nova Festival di 7 ottobriana memoria, hanno esposto le bandiere palestinesi non pensando che il Nova Festival era un evento molto simile”.

“Più pericolo Melenchon che i 4 ragazzi scoperti da Fanpage”

Il presidente della Fondazione Maccabi parla dell’inchiesta di Fanpage e fa un parallelo interessante: “Ieri Mélanchon si è presentato con una signora che nega le atrocità del 7 ottobre. Secondo me, è più pericoloso questo oppure che non si dica nulla quando gli ebrei vengono estromessi dalla vita civile piuttosto di quattro ragazzini scemi della gioventù meloniana che sono già stati cacciati dai loro capi”.

“Si dicono antisionisti ma sono antisemiti”

Vittorio Pavoncello ricorda ancora che, “A Bologna, il tour de France è stato assaltato dagli ecologisti per sostegno al popolo palestinese e noi non possiamo organizzare tavole rotonde perché temiamo di essere assaltati. Finché cercheranno di mascherare questo loro antisemitismo con la parola antisionismo e non si capirà che i due concetti sono la stessa cosa staremo in alto mare”, la chiosa dell’intervista.

 

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