Attentato a Trump, i Simpson lo avevano previsto. Ma è giallo sull’episodio: in palinsesto proprio ieri, non va in onda

15 Lug 2024 18:18 - di Chiara Volpi
attentato Trump Simpson

Quando la realtà supera la fantasia… e la fiction tv: nel giorno dell’attentato a Trump ecco ri-spuntare i Simpson e i loro lungimiranti autori. Ancora una volta, infatti, il caso vuole, che proprio nelle scorse ore sarebbe dovuto andare in onda un episodio della celeberrima saga cartoon su Channel 4, nel Regno Unito, che però proprio all’ultimo è stato cancellato. Un disguido – o un cambio in corsa comunque – che non è sfuggito agli utenti di X che hanno subito ricollegato l’episodio di sangue in Pennsylvania e il contenuto della puntata “saltata”. Scatenando un vero putiferio sul web e sollevando quello che in queste ore è diventato un vero e proprio giallo social. Ma procediamo con ordine.

Attentato a Trump, le serie tv ci hanno sempre girato intorno, ma “I Simpson” lo avevano predetto

Partendo innanzitutto col dire che in queste ore di sconcerto e indignazione per l’attentato a Trump, non mancano certo, tra denunce, costernazione e ira, anche i paralleli con la finzione cinematografica che sorgono spontanei e a profusione. Come nel caso di Marco Giusti, critico cinematografico, saggista, autore televisivo e regista, che all’Adnkronos sottolinea quanto la realtà sia sempre più simile a quella rivisitata sul grande schermo. Soprattutto – nella fattispecie – quanto accaduto a Butler durante il comizio dell’ex presidente repubblicano ricalcherebbe a detta dell’esperto una scena in particolare di una puntata della serie tv americana The Boys.

Attentato a Trump, non solo I Simpson? Marco Giusti: «Stesse scene nella serie tv “The Boys”»

In particolare, spiega Giusti, la scena di un massacro di massa, a opera di un “Homelander”, chiamato “il Patriota” nella versione italiana: un pazzo assassino interpretato da Antony Starr. Nell’immagine campeggia una grande bandiera americana, macchiata di rosso sangue, da sempre sfondo dell’immaginario criminale e politico americano con tutte le implicazioni folli che questo suggerisce». «In quella scena della quarta stagione della serie, quella elettorale – sottolinea Giusti all’agenzia – la morte che avviene davanti allo schermo assomiglia tantissimo a quanto accaduto a Butler durante il comizio di Donald Trump. E dà l’idea che in America si può essere uccisi esattamente come in un film».

Nello spy-drama “Slow Horses” la figura che rimanda alla direttrice dei Servizi Segreti Usa

Non solo. Che dire infatti degli innegabili parallelismi saltati agli occhi in queste ore ai più appassionati cultori di crime story e serie tv con un altro titolo di successo come Slow Horses. Nello spy serial in onda su Apple tv, infatti, una arguta spy story segue le vicende di una disfunzionale squadra di agenti dell’MI5 e del loro odioso capo, il famigerato Jackson Lamb – cui presta meraviglioso estro istrionico un Gary Oldman in stato di grazia –. Il plot tipico dello spy-drama, velato di dark humor, segue una squadra di agenti dell’intelligence britannica che finiscono a prestare servizio in un dipartimento dell’MI5 dove vengono relegate le spie che hanno commesso un errore di troppo.

Attentato a Trump, non solo i Simpson: quando la fiction supera la realtà

Ebbene, capitanati dal loro brillante ma irascibile leader, gli 007 in disgrazia affronteranno i mille inganni del mondo dello spionaggio per difendere il Regno Unito da sinistre minacce. E tra i mille volti dell’inganno possibile non manca la figura che riveste un ruolo cruciale: quella della vice-direttrice dell’MI5, che ha il volto e la mimica di Kristin Scott Thomas, e le medesime rogne con cui è alle prese in queste ore la direttrice Kimberly Cheatle, attuale capo del Secret service: l’agenzia che si occupa della protezione dei presidenti degli Stati e delle loro famiglie, travolta dalle polemiche e additata per i troppi errori e le falle nella gestione dell’emergenza.

Una serie animata stracolma di inquietanti previsioni e coincidenze

Ma veniamo ai Simpson, perché tutto in queste ore ci riporta a cinema e tv, e alla stringente visionarietà della fiction declinata ai suoi molteplici linguaggi, che non può che rinviare quasi in automatico agli autori della intramontabile saga cartoon che, in quanto a preveggenza, eccellono a dir poco. Di più: la fanno da padroni, e da diverso tempo. E non a caso allora, dopo aver anticipato ormai innumerevoli eventi che hanno fatto parte della storia americana recente, ora sono tornati al centro dell’attenzione per aver prefigurato una scena molto simile a quella che ieri, 14 luglio, ha infiammato l’America (e non solo): l’attentato a Donald Trump.

La lungimiranza formato cartoon

Non è certo una novità che la celebre serie tv creata da Matt Groening ha predetto ante litteram la scalata al successo elettorale e l’ascesa fino alla conquista della Casa Bianca del tycoon. Ma venendo alle ultime ore – e bypassando il caso del 2017 di cui oggi dà conto Leggo – e ricordando quando, «sempre sui social, ha iniziato a circolare un presunto frame tratto da un episodio della serie che ritraeva l’allora presidente morto dentro un bara», il caso vuole che proprio ieri, come anticipato in apertura, sarebbe dovuto andare in onda l’episodio 16 della settima stagione, intitolato “Lisa l’iconoclasta”, trasmesso per la prima volta nel 1996.

L’attentato a Trump e la scena del cecchino sul tetto nei Simpson

Ebbene, in una scena di quell’episodio avviene esattamente quanto vissuto ieri inquietantemente dal vivo: un cecchino appostato su un tetto, affiancato dal sindaco della città, si mostra pronto a sparare verso un palco dove Lisa Simpson sta tenendo un discorso. Coincidenze, fatalità, fortuna, caso o alchimia televisiva: fatto che la sequenza della serie animata statunitense fa scopa con le immagini che i media di tutto il mondo hanno rimandato dalla Pennsylvania. Inquietante a dir poco. E non solo per i Simpson e l’episodio rimosso in extremis dai palinsesti…

 

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