Attentato a Trump: la condanna della politica italiana. FdI: succede quando si demonizza l’avversario
Si susseguono in queste ore anche le reazioni a livello nazionale al drammatico attentato a Donald Trump. Durante la notte il premier Giorgia Meloni in una nota diffusa alle 2 e 30 da Palazzo Chigi, ha dichiarato: “Seguo con apprensione gli aggiornamenti dalla Pennsylvania, dove il 45esimo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato colpito durante un comizio. A lui la mia solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione, con l’auspicio che i prossimi mesi di campagna elettorale possano veder prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza”.
Foti (FdI): “Gli attacchi sulle idee armano i folli e i violenti”
“Vicinanza e solidarietà al candidato del Partito Repubblicano, Donald Trump”, viene espressa dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti. “Le campagne elettorali dovrebbero avere come stella polare il confronto, in alcun modo intriso di quell’odio verso l’avversario e la demonizzazione delle idee di chi si ha di fronte”, premette Foti. “Purtroppo – prosegue il capogruppo di FdI alla Camera – non è cosi, neppure in una Nazione come gli Stati Uniti dove la democrazia è sacra: la battaglia per l’affermazione delle proprie idee troppo spesso degenera in un violento e sistematico attacco a chi le avversa, fenomeno che porta ad armare le mani di folli e violenti. Le democrazie devono essere luoghi di rispetto reciproco, non di violenza e intimidazione. Auguriamo a Donald Trump una pronta e completa guarigione”.
Una posizione ribadita sui social dal capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo Carlo Fidanza. “Il tentato assassinio di Donald Trump – e purtroppo l’avvenuta morte di un povero spettatore – è l’ennesimo prodotto di una sottocultura politica che fa della costante demonizzazione dell’avversario politico il proprio marchio di fabbrica”.. “Quella che ancora stanotte portava alcuni dei principali media americani (altro che TeleMeloni!) a minimizzare l’accaduto, come se Trump fosse inciampato per caso e non caduto sotto i colpi di un fucile. È tempo che la “sinistra democratica”, sempre pronta a dare la caccia ai “mostri” (veri o presunti) della controparte, faccia finalmente i conti con questo insopportabile doppio standard. Rinneghi i cattivi maestri e i seminatori di odio, non giustifichi i violenti, abbassi i toni, elimini i “si, ma…”. Cominci oggi, nel giorno in cui le democrazie occidentali si sono fermate a pochi millimetri dal baratro”.
Attentato a Trump, Tajani: “Vanno abbassati i toni”
Intervenendo allo speciale del Tg1 sull’attentato a Donald Trump, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, lo definisce “un fatto di una gravità inaudita. Esprimo vicinanza a Trump per quello che ha subìto e preoccupazione perché è il segnale di una campagna negli Stati Uniti molto, molto dura che può portare anche a questi gesti da parte di persone folli”.
Mentre il vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli esprime “la più profonda solidarietà a lui, alle famiglie dello spettatore ucciso, dei feriti e a tutto il popolo americano per questo attacco alla sua democrazia. Auspico vivamente che si abbassino i toni: la demonizzazione dell’avversario politico e l’incitamento all’odio in democrazia può provocare violenza che rischia di comprometterla”.
Invoca moderazione anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “E’ necessaria una reazione forte per abbassare i toni della campagna elettorale negli Stati Uniti”. Per il vicepremier “è normale che tutti i riflettori siano accesi su questo Paese” ma “gli Stati Uniti devono poter vincere ancora una volta questa sfida e mi auguro che questa campagna elettorale ora avrà toni diversi” e “che Trump e Biden cercheranno di impedire uno scontro che possa peggiorare la situazione”, ha affermato Tajani.