Bankitalia certifica la crescita economica: “Aumenta l’occupazione e l’inflazione è sotto controllo”

12 Lug 2024 16:38 - di Mario Campanella
Bankitalia

Bankitalia promuove l’andamento della nostra economia. Palazzo Koch certifica nel Bollettino periodico la crescita dell’occupazione, l’aumento dei consumi, il contenimento dell’inflazione e la qualità della spesa pubblica nelle infrastrutture, già evidenziati dai report Inps.

Bankitalia: “Bene l’occupazione, dati in espansione”

Via Nazionale analizza l’andamento della nostra economia partendo dall’occupazione, che “nel primo trimestre del 2024 ha continuato a espandersi”, sottolineando come “la dinamica positiva è proseguita anche nei mesi primaverili”.

“A fronte di una partecipazione al mercato del lavoro stabile su livelli superiori a quelli osservati prima della pandemia – rileva Bankitalia – il tasso di disoccupazione è ulteriormente sceso, avvicinandosi a quello medio dell’area europea”. “La crescita del costo del lavoro nel settore privato non agricolo si è rafforzata nei mesi recenti, sostenuta dai rinnovi contrattuali nel comparto dei servizi e dai pagamenti previsti dagli accordi già in vigore”, si legge ancora nel report.

Bene anche l’inflazione, che si attesta sull’1,1%

Bankitalia fa il punto anche sull’inflazione, specificando che “negli ultimi mesi è rimasta sui valori bassi e la componente di fondo si è ridotta leggermente”. “Nelle nostre proiezioni – si legge nel Bollettino economico – l’inflazione al consumo si colmerà di valori contenuti, all’1,1 per cento quest’anno e a poco più dell’1,5 nella media del biennio 2025-26”.

In crescita i consumi e il potere di acquisto delle famiglie

Nel report della Banca centrale si evidenzia anche una confortante ripresa dei consumi. “Dopo la forte contrazione nello scorcio del 2023, nei primi mesi di quest’anno i consumi delle famiglie sono tornati a crescere moderatamente, nonostante l’aumento della propensione al risparmio, grazie a un marcato incremento del potere d’acquisto”, si legge nel Bollettino. “Per il secondo trimestre gli indicatori congiunturali segnalano un’ulteriore modesta espansione, guidata in particolare dalle voci legate al turismo”, spiega Bankitalia sottolineando che “rimane debole, pur mostrando segnali di miglioramento, il mercato immobiliare”.

I titoli di Stato ambiti all’estero

Palazzo Koch fa anche riferimento ai nostri titoli di Stato: “Si è ulteriormente rafforzata la domanda da parte dell’estero di titoli italiani, soprattutto pubblici. La domanda dall’estero ha continuato a sostenere anche le emissioni di titoli di debito del settore privato, con acquisti per 9,1 miliardi, di cui 4,8 del settore bancario “.

Bene l’attuazione del Pnrr, infrastrutture giunte alla soglia del 75%

L’istituto bancario centrale analizza anche il rapporto con la spesa del Pnrr, evidenziando un avanzamento reale delle procedure di gara del 75%.

“La dotazione finanziaria del Piano, come originariamente approvato, era pari a 191,5 miliardi, di cui 120 assegnati a soggetti attuatori pubblici. Secondo i dati dell’Anac, i bandi relativi agli interventi del Pnrr pubblicati tra gennaio 2020 e dicembre 2023 hanno assorbito complessivamente circa 56 miliardi di euro, pari a poco più della metà delle assegnazioni”.

“Quasi l’80 per cento dell’importo messo a bando- si legge- è destinato alla realizzazione di opere pubbliche, cui sono riconducibili più di 63mila gare; a giugno scorso oltre due terzi dei bandi risultarono aggiudicati, in termini di numero sia di importi. Inoltre alcuni bandi, pur non risultando aggiudicati negli archivi dell’ANAC, sono associati ai dati delle Casse edili a cantieri già avviati. È quindi possibile stimare che, a causa di comunicazioni omesse o ritardate da parte delle singole stazioni appaltanti, la quota di bandi per opere pubbliche effettivamente aggiudicata sia più alta, e superiore ai tre quarti in termini di numero e di importi”.

Da Bankitalia una fotografia imparziale che restituisce orgoglio all’Italia

Il Bollettino economico di un’istituzione terza e autorevole coma la Banca d’Italia restituisce orgoglio al Paese e dimostra che la qualità dell’azione governativa è un dato oggettivo. Il Pil cresce di più rispetto ad altri Stati dell’eurozona, l’occupazione aumenta e l’inflazione(nonostante Lagarde abbia operato una lieve riduzione dei tassi) è sotto controllo. La stabilità e la credibilità governativa vengono confermate dall’andamento dei titoli di Stato e dal rating ottenuto dall’Italia.

L’eredità del Superbonus e il debito monstre non frenano Meloni

L’Italia ha storicamente, da sempre, il secondo debito pubblico mondiale dietro al Giappone (che però, a differenza nostra, ha sovranità monetaria). Un debito notevolmente aumentato negli anni del Superbonus voluto da Conte. Nonostante questa pesante eredità, il governo Meloni non solo tiene la barra dritta ma alimenta i consumi e l’occupazione.

Il Sud corre ancora di più

Un’ultima annotazione va fatta sul Mezzogiorno, che ha tassi di crescita superiori al resto del Paese, mai riscontrati prima. Nonostante la narrazione soggettiva della sinistra di un Sud emarginato, la realtà dei fatti dimostra una voglia di intrapresa che fa il paio con la modernizzazione delle infrastrutture e l’aumento esponenziale dei posti di lavoro. Con buona pace delle prefiche.

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