Biden lancia Kamala Harris: “Grande vice, potrebbe fare il presidente”. Preludio d’addio?
Joe Biden si spertica in complimenti accalorati verso la sua vice, Kamala Harris, e dice apertamente che potrebbe avere tutti i titoli per occupare direttamente la Casa Bianca. Una dichiarazione che potrebbe preludere al passo d’addio di Biden ed indicare il suo sostituto. “Kamala Harris non è solo una fantastica vicepresidente, ma potrebbe essere presidente” ha detto Biden, aprendo il campo ad interpretazioni svariate che coincidono con la pressante richiesta giunta da ampi settori dell’opinione pubblica (ivi compresi i donatori) al candidato democratico di rinunciare alla corsa per la rielezione e di farsi da parte.
Biden e Kamala, un binomio non vincente
Se la ricandidatura di Joe Biden fa ritenere ai democratici che si vada incontro a una sconfitta , Kamala Harris (per usare un eufemismo) non accende gli entusiasmi e rischierebbe di perdere in partenza contro Donald Trump. “Kamala aveva un solo compito, uno solo: sistemare il confine. Ora immaginatela al comando dell’intero paese”. Il discorso di Nikki Haley alla Convention nazionale repubblicana di Milwaukee offre una sintesi della considerazione del partito che affida a Donald Trump la missione di riprendere la Casa Bianca. Ma le perplessità sulla Harris riguardano soprattutto il fronte democratico.
Nei sondaggi la Harris nettamente dietro Trump
I pochi sondaggi che hanno provato a valutare un’eventuale elezione di Harris contro Trump la danno indietro di 5 o 6 punti percentuali. È un po’ peggio del risultato di Biden, che negli stessi sondaggi è indietro di 4 punti. Sono distanze minime, di fatto coperte dal margine d’errore dei sondaggi, ma il fatto che al momento Harris non farebbe tanto meglio di Biden è confermato anche dagli indici di popolarità, secondo cui il gradimento di Harris e di Biden presso l’elettorato americano è praticamente lo stesso.
Soprattutto nei primi anni di mandato, Biden ha affidato a Harris alcuni incarichi complicati, ingrati e impopolari (come è normale per i vicepresidenti): per esempio la gestione della crisi migratoria al confine, un tema su cui Trump e i repubblicani sono particolarmente sensibili e agguerriti. Tra l’altro nel suo primo anno da vicepresidente Harris ha anche dato alcune interviste deboli e incerte, che hanno contribuito a creare un’immagine di leader inadeguata.
La convention di Chicago tra un mese: ci sarà ancora Biden?
Mentre i repubblicani hanno già formalmente scelto Donald Trump come candidato alla Casa Bianca, i democratici indicheranno il loro candidato ufficialmente solo nella convention di Chicago, che si terrà dal 19 al 22 agosto. Fino a quel giorno Joe Biden potrà decidere di non candidarsi e ritirarsi ma se non lo farà sarà impossibile detronizzarlo, praticamente due mesi prima delle elezioni. Le parole pronunciate sulla Harris sembrano più di benevolenza che di sacrificio personale. La strada dei democratici verso la White House si fa sempre più difficile.