Da Alcaraz a Yamal, trionfo per la Spagna dei giovani fuoriclasse. Una lezione anche per l’Italia

15 Lug 2024 12:52 - di Giulio Fioretti
Spagna

La domenica del trionfo. La Spagna conquista a Berlino per la quarta volta (un record) gli europei di calcio e nello stesso giorno Carlitos Alcaraz vince il suo secondo Wimbledon consecutivo, anche questo è il quarto slam a soli 21 anni. Vince la Spagna dei giovani che lancia un messaggio a tutto il movimento sportivo internazionale a poco più di dieci giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi.

Il trionfo Di De La Fuente contro l’Inghilterra

In Germania la nazionale di De La Fuente, tecnico federale subentrato a Luis Enrique dopo la disfatta mondiale, batte l’Inghilterra per 2-1 e conquista gli europei con il record di sette vittorie su sette. Una squadra che si raffigura nel volto di Yamal, diventato diciassettenne sabato scorso, ma anche di Nico Williams, Cuccurella e tanti altri prodotti del vivaio iberico. La filosofia della “cantera”, cioè della valorizzazione dei vivai, è da sempre un punto di forza del calcio spagnolo, soprattutto del Barcellona, la squadra di Yamal, che dal suo settore giovanile estrasse una delle squadre più forti del mondo, con Messi, Iniesta, Xavi , Piquè e tanti altri ancora.

La Spagna che vince a Wimbledon

Qualche ora prima, sul territorio inglese(per una strana simmetria), Carlitos Alcaraz, aveva battuto in soli tre set la leggenda Nole Djokovic confermandosi Re di Wimbledon. A soli 21 anni, il fuoriclasse spagnolo, vero antagonista nel futuro di Jannik Sinner, ha quattro slam in bacheca( oltre ai due di Wimbleon, Parigi e Flashing Meadows), ha vinto su tutte le superfici(era, terra, cemento), cinque master 1000,  è stato il numero uno del ranking più giovane della storia( a soli 19 anni) e sembra essere il tennista che più si avvicina ai tre fuoriclasse(oltre a Djokovic, Roger Federer e il connazionale Rafa Nadal) che hanno dominato il mondo del tennis per vent’anni.

Una lezione anche per il nostro calcio

Sul tennis italiano c’è poco da dire: vive il suo migliore momento storico. Ha il numero uno del mondo, ha piazzato un semifinalista anche quest’anno a Wimbledon e ha un numero di giocatori tra i primi cento che non ha eguali. Sul lato femminile, con l’entusiasmante cammino di Jasmine Paolini(doppia finale al Roland Garros e sull’erba londinese e numero cinque del ranking) arrivano notizie altrettanto entusiasmanti. Il calcio, invece, piange. Un europeo disastroso, due mondiali mancati, l’assenza di qualsiasi progetto federale. L’anno sottozero.

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