Depistaggio Borsellino, i figli citano Palazzo Chigi e Viminale: “Atto dovuto. Ringraziamo il governo e Colosimo”

11 Lug 2024 16:15 - di Redazione
figli borsellino

Fiammetta, Lucia e Manfredi Borsellino, figli del giudice Paolo Borsellino, nel corso della prima udienza preliminare, che si è tenuta a Caltanissetta a carico di 4 agenti accusati del depistaggio delle indagini, oltre a chiedere la costituzione di parte civile, hanno sollecitato la citazione come responsabile civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministro dell’Interno. Stessa richiesta avanzata, attraverso il legale, dal fratello del magistrato, Salvatore, fondatore del movimento delle Agende rosse.

«Noi siamo sempre presenti in ogni sede dove si possa ristabilire la verità – dichiarano gli avvocati Fabio Trizzino e Vincenzo Greco, legali dei figli di Paolo Borsellino -: sempre fedeli all’eredità morale del giudice Paolo Borsellino. Abbiamo massima fiducia nei confronti delle istituzioni e della magistratura in particolare. Questo processo è un’appendice del processo principale che si è concluso. Che fa parte di una cornice all’interno della quale sembra esserci il coinvolgimento di vari livelli istituzionali». Gli agenti indagati sulla strage di via D’Amelio sono Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli: gli stessi che fecero parte del pool investigativo «Falcone Borsellino». L’udienza preliminare a loro carico è stata rinviata al prossimo 19 settembre.

A scanso di equivoci – ha voluto precisare dai social l’avvocato Trizzino la citazione del responsabile civile nell’odierna udienza preliminare da parte dei figli del Giudice Borsellino, costituisce un atto tecnico dovuto. Nessuna implicazione di tipo politico. Anzi, su questo fronte, colgo l’occasione per ringraziare l’attuale governo e la Presidente (della Commissione antimafia ndr) Chiara Colosimo. Perché sono stati gli unici che, finalmente, hanno dato la possibilità ai figli del Giudice Borsellino di rappresentare dinanzi alla Commissione nazionale antimafia, la tragica e terribile vicenda riguardante il loro congiunto”.

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